Dopo l’aspro dibattito sulle licenze extra per contrastare la carenza di taxi in Italia la soluzione si sta avvicinando. Ecco come.
Non è certo una novità. Già da diverso tempo lungo lo Stivale, specialmente nelle grandi città, ogni volta che sarebbe necessario, i taxi non ci sono. Che sia in corrispondenza di ponti o vacanze, piuttosto che di scioperi del trasporto pubblico o di manifestazioni di vario genere, quando se ne ha bisogno loro non ci sono.
In più di un’occasione i media hanno denunciato questo stato di cose allarmante, mostrando code chilometriche nei parcheggi dedicati, nell’attesa, vana, di trovare qualcuno in servizio.
Dal canto loro i taxisti si difendono, sostenendo che non solo non vi è una penuria di mezzi, ma che ce ne sono fin troppi, tanto da dover restare a lungo fermi in alcuni periodi della giornata.
Quale sia la verità non sta a noi a dirlo, solitamente si colloca nel mezzo. Di certo, a fronte di un malcontento sempre più evidente e rumoroso, il Governo stesso ha deciso di intervenire, spingendo i comuni maggiormente coinvolti a fare lo stesso.
In particolare negli ultimi mesi i riflettori si sono accessi su Roma e Milano. E proprio il capoluogo lombardo sembra aver trovato una via per tamponare la problematica.
Carenza taxi, la soluzione è vicina?
Non esattamente la meta più ambita dai turisti stranieri fino a qualche anno fa, dopo EXPO 2015 la città meneghina ha acquistato vigore e popolarità trovandosi all’improvviso sprovvista di servizi adeguati alle richieste. E i taxi fanno parte di questi.
Facendo una comparazione con il 2003, allora le auto bianche erano 4.885, lo stesso esatto numero di oggi. E pensare che già all’epoca, il sindaco di quel tempo Stefano Albertini aveva domandato almeno 500 veicoli più, senza però essere ascoltato, anche a fronte della protesta degli operatori.
Se in quel periodo il disagio poteva essere più o meno governabile, al momento non è più così, perché la popolazione è aumentata, così come sono schizzati verso l’alto gli eventi in programma ogni giorno. Avere 3,5 licenze ogni mille abitanti è oggettivamente troppo poco.
Anche per questo a inizio novembre l’Antitrust ha scritto direttamente a Palazzo Marino sollecitando la risoluzione di una situazione che sta diventando complessa.
Sulla pagina Instagram personale il sindaco Giuseppe Sala ha ammesso che ne servirebbero almeno un migliaio in più, ma a seguito della ferma opposizione degli attuali lavoratori del settore, si è arrivati ad una cifra compromesso di 450.
Stando a quanto riportato da Il Giorno tali permessi saranno a pagamento e per quanto concerne il ricavato, l’80% andrà nelle tasche dei tassisti già operativi e il 20% nelle casse comunali, in modo da poter essere riutilizzare per implementare la sicurezza stradale che, come ci insegna la cronaca, è abbastanza latitante nella città della moda.
Il Primo Cittadino ha poi tenuto a sottolineare come in discussione ci sia pure l’approvazione di un centinaio di licenze con doppia guida e che entro l’estate, periodo in cui le presenze sul territorio crescono notevolmente, la problematica sarà del tutto sorpassata.