Quest’auto si trasforma in un camper: rivoluzione tecnologica vecchia di 50 anni

Pensare ai furgonati, quei veicoli che vengono trasformati in camper grazie ad interventi costosi ed effettuati da lavoratori specializzato oggi è normale: negli anni settanta, non era così, solo un marchio ci era arrivato. 

La corsa a chi acquista il camper migliore al prezzo più basso è sempre aperta, del resto, un buon campeggiatore sa che comprare il camper in estate significa prepararsi per un bel viaggio invernale, magari verso i paesi più caldi mentre fare il contrario vuol dire tenersi pronti per una bella estate passata in un veicolo perfetto per affrontare l’esperienza di viaggio più avventurosa che ci sia.

Automobile diventa camper
Familiare, questa non è come le altre… (Canva) – Fuoristrada.it

Negli anni settanta Toyota, ancora lei, la casa che più di tutte ha dimostrato di saper leggere il futuro in ogni occasione, decise di presentare un progetto destinato purtroppo a rimanere un unicum per la casa ma che scatenò un’enorme interesse all’epoca come lo avrebbe fatto se fosse uscita oggi, con la passione per il campeggio che cresce sempre di più negli italiani ma non solo.

La casa giapponese capì molto presto che quella del camping non era una moda temporanea: ideò quindi un veicolo che potesse svolgere un doppio ruolo, da un lato quello di vettura familiare per tutti i giorni, che i proprietari potessero usare in città quando non erano così fortunati da essere in vacanza per poi trasformarla, con pochi semplici passi, in un camper vero e proprio.

Avanti sul mercato

Quando nel lontano 1972 al Salone di Tokyo gli appassionati videro esposta questa particolare vettura, pensarono probabilmente fosse una shooting brake ma in realtà, si trattava di un progetto a cui Toyota aveva sempre dedicato grande attenzione: qualche anno prima era uscita la RV1, in versione scoperta, senza però riscuotere grande successo di fronte al suo pubblico. La nuova Toyota RV2 invece risultò da subito molto gradita ai potenziali compratori.

Station wagon camper
Una rara foto della Toyota RV2 in configurazione camper (YouTube) – Fuoristrada.it

La vettura era lunga poco meno di cinque metri, abbastanza per ospitare nel capiente vano posteriore con apertura ad ala di gabbiano in pieno stile anni settanta, così come gli interni in quella che sembra molto ciniglia o eco pelliccia, quattro posti letto ottenibili reclinando i sedili dei passeggeri. L’accesso era garantito dal portellone posteriore ma a bordo non c’era spazio per molti optional.

La vettura era ancora un esperimento: tuttavia le richieste dei clienti fecero si che Toyota la riproponesse al Salone di New York un anno dopo: alla fine tuttavia, la dirigenza del marchio giapponese la giudicò un investimento troppo rischioso non potendo prevedere davvero quanto avrebbe venduto e decise di non farla. Non abbiamo mai avuto una RV3 ma con il Japan Mobility Show alle porte, ci permettiamo di sognare.

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