Tutor autostradale, segreto svelato: nessuno conosceva questa trappola

Il tutor è ormai l’incubo peggiore di tutti gli automobilisti che si sono messi al volante in questo periodo estivo. Attenzione però alla vera trappola

In molti non hanno ancora capito bene come funziona la tecnologia che è alla base del sistema di rilevamento della velocità così denominato. Alcuni piccoli trucchi che si vedono sulle strade ad alta percorrenza non possono evitare la salatissima multa a cui si va incontro infrangendo i limiti.

Tutor autostradale, segreto svelato: nessuno conosceva questa trappola
Tutto quello che c’è da sapere sul tutor (Fuoristrada – Ansa)

Mesi estivi, grandi partenze e utilizzo superiore della propria automobile su tratti extra urbani. Le vacanze sono per molti espletate attraverso il trasporto su gomma. Questo rende davvero più probabile l’imbattersi in qualche contravvenzione, magari anche per aver solo sforato di qualche chilometro orario il limite di velocità. L’utilizzo del tutor, in particolar modo, è davvero l’incubo di tutti i guidatori, anche perché non lascia davvero scampo.

Affidarsi alle app che segnalano gli autovelox, piuttosto che rallentare in concomitanza con la presenza delle “macchinette” non è sufficiente quando si ha a che fare con un sistema del genere. Il calcolo della media percorrenza su un tratto compreso tra 10 e 15 chilometri non può prevedere errori di sorta. Viene stabilita la nostra velocità in base al tempo che impieghiamo e siamo passibili di multa.

Tra l’altro non basta nemmeno attraversare di traverso la telecamera, magari scavallando tra una corsia e l’altra, perché il rilevamento avviene allo stesso modo. La domanda che in molti si pongono è: “Dopo quanto può arrivare la sanzione e quale è il margine in base al limite di velocità?”.

Tutor, tutto quello che c’è da sapere sulle eventuali multe: margini, tempi e importi da pagare

Allora iniziamo col dire che una volta avvenuta l’infrazione la Polizia Stradale, che riceve le immagini proveniente dall’autostrada, ha 90 giorni di tempo per segnalare l’infrazione. Dopo di che la multa può essere impugnata entro 60 giorni presso il Prefetto, 30 per presentare il ricorso al Giudice di Pace.

La trappola del tutor
Il tutor rischia di essere una vera trappola (Fuoristrada – Ansa)

Ovviamente la notifica scatta dal momento in cui è stata commessa l’infrazione e termina quando la notifica arriva all’ufficio postale (non quando noi la riceviamo).

La cosa importante da notare, cambiata rispetto al passato, è che con il decreto Mims del 3 agosto 2022, non possono più esserci contravvenzioni multiple per la stessa infrazione. Se quindi passiamo in un tratto autostradale a velocità eccessiva e poi al ritorno compiamo la stessa infrazione, ne dovremo pagare sempre e soltanto una.

Il margine strumentale che si può applicare alla rilevazione dei limiti è del 5%, entro il quale si può contestare la multa. Per quanto riguarda le cifre da pagare in base ai limiti di velocità infranti abbiamo il seguente tariffario:

  • 41 euro per 10 km/h.
  • 169 euro tra i 10 e i 40 km/h, con decurtazione di 4 punti dalla patente.
  • 829 euro tra i 40 e i 60 km/h, con decurtazione di 10 punti dalla patente e possibile sospensione della stessa per un periodo tra 6 e 12 mesi.
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