Cina, la scoperta del cimitero di automobili elettriche: questi modelli sono abbandonati da anni

E’ allarme in Cina. Migliaia di veicoli elettrici dedicati al car sharing sono stati abbandonati e ora nessuno sa come smaltirli.

I più scettici in merito al futuro a zero emissioni dell’automotive, ritengono che lo smaltimento delle batterie sia una delle maggiori problematiche, in quanto se oggi il numero di EV in circolazione è ridotto, un domani quando i mezzi a gasolio e ibridi verranno aboliti e la prevalenza dei mezzi sarà a spina, eliminare le ricariche esaurite potrebbe rivelarsi molto complicato.

Cina, la scoperta del cimitero di automobili elettriche: questi modelli sono abbandonati da anni
Auto elettriche – Fuoristrada.it

In realtà se la tematica può sembrare lontana, l’interrogativo su che fine far fare alle componenti rimanenti è già attuale e la dimostrazione arriva ci direttamente dall’Asia dove la situazione è a dir poco allarmante e le istituzioni non sanno cosa fare.

Auto elettriche abbandonate, tutti i dubbi sul loro destino

In particolare dalla Cina stanno arrivando dei video che non lasciano spazio all’immaginazione. A raccogliere la documentazione visiva è stata Bloomberg Tv che con immagini satellitari e droni ha mostrato evidenze della presenza di veri e propri cimiteri di auto full electric. Distese di autovetture in completo stato di abbandono.

Va detto che non si tratta di una novità assoluta. Già nel 2019 erano stati avvistati diversi esemplari moderni e pressoché intonsi fermi in aree periferiche. La domanda che in molti si staranno ponendo è perché ciò sta accadendo.

La risposta non è unica. Al contrario vi sono più ragioni. La prima, quella più facile da spiegare, è che gli oggetti in cui è presente un alto tasso di tecnologia invecchiano in fretta in quanto la ricerca e lo sviluppo vanno avanti ad un passo molto rapido. Un altro aspetto che almeno nel Paese asiatico ha influito e non poco sul calo d’interesse verso le macchine “verdi” è la fine degli incentivi governativi, così come del parcheggio gratuito. Questi tre fattori combinati hanno portato al fallimento di molte aziende addette al car pooling, ma al contempo hanno risvegliato i colossi e non solo che ora distribuiscono in tutto il mondo le loro produzioni.

Numeri alla mano, al momento, il 60% dei mezzi non inquinanti presente sulle strade del globo proviene proprio da Pechino. Come commenta l’emittente a stelle e strisce, la distesa di autovetture non utilizzate deve servire da monito, poiché rappresenta una sorta di rappresentazione brutale di quanto  si possa arrivare a sprechi ed eccessi quando si vuole cavalcare ad ogni costo e spremere fino all’osso un settore definito in espansione.

Batterie EV, problemi di smaltimento
In Cina è emergenza mercato nero delle batterie degli EV (Canva) – Fuoristrada.it

Stando a quanto riportato dalla China Automotive Technology  nel 2020, solo sul territorio, sono state demolite 200mila tonnellate di accumulatori. Una cifra elevata e destinata a crescere, dato che le previsioni danno per il 2025 un aumento a 780mila.

La questione non finisce qua. I media locali hanno diffuso delle notizie preoccupanti in merito all’incremento dei casi di riciclaggio delle batterie esaurite sul mercato nero. I premi episodi di questo genere avevano cominciato ad emergere nel 2018. Allora vennero sequestrate ben 300 tonnellate di piombo derivate dagli illeciti in una fonderia del Liaoning, senza contare che gli operai dell’azienda stessa riversarono nel terreno ben 50 tonnellate di pericoloso acido solforico.

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