Autovelox, splendida notizia: multe annullate se si verifica questa circostanza

Prendere una multa con l’autovelox non piace a nessuno, attenzione però in alcuni casi le sanzioni possono essere annullate. Ecco quando questo può accadere.

L’idea di dover prendere essere puniti per avere superato il limite di velocità non piace certamente a nessuno, anche se la presenza dell’autovelox sulle strade non dovrebbe essere interpretata come un intralcio di cui si farebbe a meno, bensì come uno strumento utilizzato per rendere tutti più prudenti. Anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini aveva infatti lanciato un monito a riguardo, sottolineando come apparecchi simili non debbano essere un modo usato dai Comuni per fare cassa. È proprio per questo che dovrebbero essere installati nei punti ritenuti più pericolosi ma dove, nonostante questo, si tende a premere eccessivamente sul pedale dell’acceleratore.

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L’autovelox non deve avere funzione punitiva per gli automobillisti – Foto | Canva – Fuoristrada.it

Sono però ancora in tanti a non prendere in considerazione le norme previste dal Codice della Strada e ad agire incuranti delle possibili conseguenze causate da un comportamento simile. Ed è anche per questo che le sanzioni previste in questi casi possono risultare piuttosto pesanti.

Autovelox: il terrore degli automobilisti

L’idea di dover subire una multa non piace praticamente a nessuno, ma a volte può bastare anche solo una semplice disattenzione per far sì che questo possa accadere. Del resto, è capitato a tutti di rendersi conto di essere in ritardo e di premere, quasi senza pensarci troppo, il pedale dell’acceleratore. In questo caso, però, pensare di non andare incontro a una sanzione è praticamente impossibile, a maggior ragione se si sta percorrendo un tratto di strada in cui è presente un autovelox.

Solo un apparecchio malfunzionante può permettere di non dover pagare, ma non può che essere una circostanza piuttosto rara, oltre che difficile da dimostrare.

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La presenza dell’autovelox deve essere segnalata – Foto | Fuoristrada.it

In realtà, ora è la Cassazione a tendere la mano a chi tende ad andare un po’ troppo veloce quando è al volante. A metterlo in evidenza è una sentenza emessa il 31 agosto 2023, che ribadisce quale debba essere la funzione di questi apparecchi e come debbano essere in funzione. Questi, infatti, devono essere un mezzo per aumentare la sicurezza sulle strade, non per punire i conducenti, proprio per questo è indispensabile che la loro presenza sia opportunamente segnalata attraverso un cartello, che deve essere posto a una distanza ben precisa. Se questo non dovesse accadere, l’utente può fare ricorso e ottenere l’annullamento della sanzione.

Una sentenza che fa la storia

La decisione degli Ermellini è arrivata in seguito al ricorso presentato da un automobilista, che si era visto recapitare una multa di 550 euro per aver infranto il limite di velocità, oltre alla decurtazione dei punti dalla patente. La sanzione è stata però annullata perché si è sottolineato come la segnalazione della presenza dell’autovelox debba avvenire con apposito cartello posizionato almeno un chilometro prima.

Non solo, si è sottolineato anche come i cartelli debbano risultare leggibili, senza alcun graffio o altro tipo di alterazione, oltre ad essere grandi tali da essere ben visibili. Può bastare quindi che il segnale sia presente a una distanza inferiore per rendere nulla la multa.

Non sono ritenuti regolari nemmeno quegli strumenti nascosti nella vegetazione o senza il lampeggiante blu acceso sul tetto.

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