“Ho detto di no alla Ferrari”, è saltato tutto sul più bello: clamoroso rifiuto

Sono in pochi a dire di no al progetto della Ferrari, ma un pilota ha preferito prendere altre strade piuttosto che legarsi con la Rossa.

Per molti piloti non esiste cosa più bella al mondo rispetto a quella di correre con la Ferrari. Il Cavallino Rampante rappresenta infatti il non plus ultra per tutti coloro che entrano a far parte del mondo delle corse e apparentemente è impossibile dire di no.

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Ferrari (fuoristrada.it)

Lo sa molto bene anche l’austriaco Gerhard Berger, un grande pilota che purtroppo arrivò alla Ferrari nel periodo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, indubbiamente i peggiori. Nonostante questo l’austriaco ha lasciato un grande ricordo a Maranello.

Uno dei momenti epici fu nel 1988, quando riuscì a vincere a Monza il Gran Premio subito dopo la morte di Enzo Ferrari, tagliando il traguardo a braccetto con il compagno Michele Alboreto. Dopo tre anni a Maranello, dove vinse ben quattro Gran Premi, passò alla McLaren prima di tornare a vestirsi di rosso,

Dal 1993 al 1995 traghettò nel migliore dei modi la monoposto fino alla crescita che portò all’Era di Michael Schumacher. Berger è entrato nella storia della Ferrari anche perché ha saputo ottenere un risultato storico nel 1994.

In occasione del GP di Germania di quell’anno vinse dopo aver ottenuto al sabato la Pole Position. Era dal 1991 che la Ferrari non riusciva a vincere un Gran Premio, il periodo più lungo della sua gloriosa storia. Dunque Berger è sempre stato molto amato dal mondo Ferrari, ma avrebbe potuto esserci anche una terza vita a Maranello.

Berger rifiuta la Ferrari:” Potevo entrare nel Team”

Ormai Berger è un’istituzione in Austria e ogni volta che si avvicina il Gran Premio di Spielberg è normale che tutti vogliano conoscere la propria opinione sulla F1 attuale e magari snocciolare qualche curiosità. Al quotidiano “Osterreich”, Berger ha parlato di trattative recenti con la Ferrari per poter entrare nel Team.

Gerhard Berger, il rifiuto alla Ferrari
Gerhard Berger, il perché del no alla Rossa (Fonte: Ansa Foto)

Ci sono stati diversi contatti in passato con la Ferrari e la loro richiesta era legata al mio passaggio all’interno del Team. Voglio però chiarire che non ho più intenzione di far parte di quel mondo. Mi piace moltissimo svolgere il ruolo di osservatore e godermi le gare, ma ho la mia vita e le mie aziende.” Dunque Berger ha chiuso completamente ogni possibilità di ritorno nel mondo della F1 e della Ferrari.

Non tutti lo ricordano, ma nel 2006 Berger aveva già tentato la strada da dirigente in F1, con l’acquisto del 50% delle quote della Toro Rosso. Fu proprio nel 2008 che la piccola Scuderia riuscì a vincere il suo primo storico GP, con un giovanissimo Sebastian Vettel che scrisse la storia con un trionfo epico targato Gerhard Berger.

Sono passati ben 15 anni da quell’evento e non sembrano di certo esserci più le condizioni per poter rientrare in F1. Berger ha fatto la storia di questo motorsport pur non riuscendo mai a vincere un Mondiale, ma il suo apporto in passato per la Ferrari lo ha già reso un immortale.

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