Doveva essere l’erede della Lancia Stratos: in realtà è stata un’auto sfortunata

La Lancia Stratos è stata una delle migliori mai prodotte dall’azienda, ma la storia dell’auto che l’ha succeduta è stata sfortunata.

Negli anni ’70 la Lancia era una delle vetture più conosciute e apprezzate anche nel mondo delle corse. La Stratos fu un veicolo che, oltre a essere messo in vendita in versione di serie, fu anche un modello storico del mondo del rally.

lancia stratos
Ricordate la Lancia Stratos? (ANSA Foto- Fuoristrada)

Furono addirittura tre i Mondiali consecutivi che vennero vinti dalla Lancia Stratos nel WRC, con un dominio che iniziò nel 1974 e terminò nel 1976. Si trattava di un coupé con una lunghezza di 371 cm, una larghezza di 175 e infine un’altezza di 108 cm.

Ovviamente era un’automobile a benzina che in gara montava degli pneumatici Pirelli P7 corsa, ma anche la versione di serie era davvero molto potente. Prima di tutto era una due porte con trazione posteriore e al suo interno era stato montato un motore V6 da 2500 di cilindrata.

In questo modo la Lancia ha potuto inserire al suo interno ben 190 cavalli, il che le permetteva di poter toccare un picco massimo di velocità di 225 km/h, niente male per una vettura degli anni ’70. Vennero costruite in seguito anche altre versioni anche più potenti, con la Lancia che si spinse nel 1976 a dare vita a una Stratos con turbocompressore da 560 cavalli.

Tutto dunque stava andando per il verso giusto per la Lancia, fino a quando l’azienda non decise di dare una sterzata al proprio mercato e mandare in pensione la Stratos. Venne così progettata la Sibilo, una vettura che fu tra le più sfortunate in assoluto.

Lancia Sibilo: motore e caratteristiche dell’auto “sfortunata”

Lancia Sibilo, erede Stratos
Lancia Sibilo, auto sfortunata (Fonte: YouTube)

Ebbe vita davvero molto breve la Lancia Sibilo, definita da molti quasi come una piccola astronave. Il concept ricalcava moltissimo le vetture che si vedevano nei film di “Star Trek”, estremamente bassa e con una lunghezza decisamente superiore rispetto alla Stratos.

Anche per quanto concerneva l’aspetto motoristico la Sibilo non era di certo seconda a nessuna, infatti gli venne montato un motore V12 della Jaguar. La cilindrata raggiungeva i 2500 di cilindrata e l’obbiettivo era di farla diventare un’auto da corsa di primo piano. A differenza della Stratos infatti non venne mai pensata per essere introdotta sul mercato come vettura di serie, ma la sua vita fu davvero breve.

L’auto fu realizzata nel 1978 dalla carrozzeria Bertone che ne rimase proprietaria fino al 2010, con le vendite che si fermarono solamente a un esemplare. Quel colore marrone intenso infatti non sembrava di certo essere invitante per i clienti che volevano presentarsi in pista.

Nel 2010 venne così messa all’asta e acquistata da Corrado Lopresto, un noto collezionista di automobili. La Sibilo dunque non riuscì nemmeno lontanamente a raggiungere i livelli precedentemente toccati dalla Stratos e ancora oggi risulta una delle vetture più dimenticate che siano mai state realizzate in casa Lancia.

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