Caro carburanti, arriva un nuovo provvedimento: tutte le novità

Un nuovo provvedimento cambia tutto per quanto riguarda il costo del carburante. Duro provvedimento: cosa sta succedendo.

Lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni internazionali predisposte ai danni della Russia hanno avuto effetti davvero disastrosi su quelli che sono i costi del carburante. Il prezzo della benzina in pochissimo tempo è lievitato in modo preoccupante, scatenando le proteste degli automobilisti e allarmando l’allora governo Draghi, che ha dovuto correre subito ai ripari. Il precedente legislativo ha provveduto a tamponare la situazione predisponendo un taglio alle accise. Provvedimento che non è stato rinnovato dal Governo Meloni.

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Prezzo benzina, cambia tutto (Fuoristrada.it)

Questo è risultato in un nuovo aumento dei prezzi e in una situazione piuttosto tesa tra governo e benzinai, sfociata in diversi giorni di sciopero di questi ultimi. Presto però potrebbero esserci delle novità. Il ministro del MIMIT Adolfo Urso ha infatti annunciato un nuovo decreto che non ha certo fatto piacere agli addetti ai lavori.

Prezzo carburante, cosa sta succedendo: la protesta dei benzinai

Il nuovo decreto imporrà ai distributori di esporre i prezzi medi regionali di vendita del gasolio, benzina, metano e GPL. Dall’estate le cifre dovranno essere specificate in un cartello. Un’iniziativa al quale già in passato era stato dato parere contrario da diverse strutture. Secondo quanto si riporta, il provvedimento sarebbe già stato firmato e in attesa di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale, e prevede davvero multe salatissime per chi dovesse non rispettarlo.

I benzinai, come detto, non apprezzano particolarmente la direttiva, che obbliga gli esercenti a esporre “con adeguata evidenza un cartellone riportante i rispettivi prezzi medi, relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita, assicurandone l’aggiornamento con frequenza giornaliera”. Troppo complicato secondo le strutture, anche per via delle specifiche direttive sulle modalità.

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Prezzo benzina, cambia tutto (Fuoristrada.it)

Il cartello deve essere interno all’area di rifornimento, e deve essere visibile, con un carattere minimo pari a 12 cm in altezza. Entro le 10.30 di ogni giorno si dovranno avere i prezzi aggiornati. Questi dovranno essere messi in ordine: gasolio, benzina, gpl, metano e con pari dimensione le cifre decimali fino alla terza.

Il decreto stabilisce anche quale sarà la sanzione per chi non si atterrà a queste regole: si dovrà pagare una multa che va da 200 a 2000 euro. Pugno di ferro per le violazioni ripetute. Se non si rispetta la normativa per quattro volte, anche se non consecutive, nell’arco di 60 giorni si rischia la sospensione dell’attività. I distributori dovranno quindi rapidamente attenersi alle nuove regole se non vogliono incappare in problemi, nonostante si ritenga la cosa troppo complicata da mettere in atto e da molti tutto questo venga definito “una farsa”.

Non avrebbe senso, secondo i distributori, riempire la struttura di prezzi diversi con il rischio di confondere il cliente. Il governo però non vuole sentire ragioni, e ha scelto il pugno duro per garantire la trasparenza.

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