Addio alla Formula 1, salta l’accordo: “Si è tirato indietro”

Un accordo che avrebbe potuto riportare un grande protagonista in Formula Uno è saltato, stando alle parole del diretto interessato, solo per cupidigia. Ecco perchè quest’anno c’è un grande assente che non doveva mancare.

Purtroppo come tutti gli sport professionistici anche la Formula Uno gira intorno ai soldi: sponsor, investimenti e spese delle scuderie sono tutti fattori da prendere in considerazione quando si organizza un evento ufficiale e spesso, non si riesce a trovare un accordo che soddisfi tutte le parti in causa.

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Non se ne farà niente (Fuoristrada.it)

Anche quest’anno un importante accordo tra finanziatori ed organizzatori non si è trovato e questo è andato a discapito soprattutto dei fans che avrebbero potuto assistere ad uno spettacolo che non si vedeva da anni in Formula Uno grazie ad un inatteso protagonista. Ma sentiamo come sono andate le cose.

Mettersi d’accordo

Dai tempi della controversia tra la FISA e la FOCA degli anni settanta, il discorso economico in Formula Uno crea controversie a non finire con le squadre che sono spesso costrette a stare ai capricci dei finanziatori come succede un po’ in tutti gli sport dove girano molti soldi, figuriamoci la principale competizione di motorsport mondiale dove girano letteralmente dei milioni.

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La competizione annullata si tiene invece regolarmente in MotoGP (Fuoristrada.it)

Un campione di Formula Uno che tra l’altro conosciamo molto bene noi fans della Ferrari ha raccontato i retroscena di un mancato accordo che ha “rischiato” di portarci una novità interessante per il 2023 ma che in definitiva ha lasciato solo l’amaro in bocca a lui ed ai suoi familiari che hanno provato fino alla fine a far quadrare le cose. Ecco il racconto del sudafricano Jody Sheckter.

Il primo di tutti

Campione del mondo con la Ferrari nel 1979 e protagonista di ben 113 Gran Premi iridati corsi con le maggiori scuderie del paddock il sud africano Jody Sheckter è sicuramente il miglior pilota mai partorito dal paese situato nel sud dell’Africa oltre che il primo africano in assoluto a vincere un titolo mondiale. Si ritirò nel 1980 senza mai smettere di rimanere nel giro che conta.

Proprio l’ex campione infatti avrebbe tentato di organizzare per quest’anno una gara che non si vede dal 1993 in F1 al punto che l’ultimo vincitore della stessa è ancora Alain Prost: si tratta proprio del Gran Premio di SudAfrica che invece continua ad essere corso in MotoGP tanto per fare un esempio. Sheckter e i suoi ci hanno provato ma qualcosa ha rovinato tutto.

Chiedono troppi soldi.

Stando a quello che ha raccontato Sheckter che con suo nipote ha fatto carte false per riportare la Formula Uno in Africa quest’anno, le cose si sono messe male quando le cifre sono schizzate alle stelle: “Dopo l’espansione negli USA pensavamo fosse il momento di tornare anche in Asia e in Africa in grande stile”, spiega il pilota che ha riportato il titolo a Ferrari quasi quarant’anni fa.

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La vittoria di Sheckter nel 1980 è ben impressa nella memoria dei fans (Fuoristrada.it)

Sia lui che il nipote ci hanno provato ma sia il Governo che la FIA non si sono dimostrati troppo interessati alla questione mettendola subito sul mero piano economico: “Ci abbiamo provato per sei lunghi anni ma le trattative non sono state facili: siamo passati da parlare di 500.000 Dollari a due milioni in un attimo e abbiamo lasciato stare”, racconta l’ex pilota spiegando anche che: “Trattare con il governo non è facile”.

Un peccato perché un ritorno in grande stile in Africa quest’anno avrebbe sicuramente avvicinato altri fans del posto al mondo della Formula Uno che ha sempre bisogno di crescere e farsi conoscere. Ma per Sheckter, né quest’anno né il prossimo ci sono margini di movimento.

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