Caro carburante, buone notizie per gli italiani: cosa sta succedendo in queste ore

Tutti attendevano delle buone notizie in merito ai costi del carburante. Ora sono arrivate e gli italiani possono esserne contenti.

La situazione è andata in collasso con le recenti vicende belliche avvenute fra Russia e Ucraina. Eppure, i prezzi erano già in aumento prima di ciò che è successo in Europa orientale. Ad oggi, anche le decisioni del mondo occidentale stanno influendo sui numeri che si leggono alle pompe di benzina.

caro carburante
Caro carburante (Fuoristrada.it)

Giorno dopo giorno, ci sono sempre più novità che, però, non sempre essere favorevoli agli automobilisti. Questa volta, però, saranno contenti di ciò che sta avvenendo, ma le dinamiche della situazione sono in continuo divenire. Scelte governative nazionali e internazionali stanno influendo, questa volta, favorevolmente per i cittadini. Ma andiamo a scoprire cosa sta succedendo.

Gli italiani gioiscono per i prezzi del carburante

La forte inflazione per l’aumento di gran parte dei prezzi ha messo in ginocchio tantissime famiglie. A pesare sono stati anche i costi dovuti agli spostamenti, dato che ovunque non ci si è risparmiati di aumentare i prezzi di diesel e benzina. Ciò è avvenuto per il fatto relativo alla guerra fra Ucraina e Russia, dato che i prodotti raffinati in arrivo da quest’ultima sono stati messi maggiormente a rischio.

La situazione ha iniziato a prendere una piega sfavorevole nel marzo del 2022. Oggi, però, qualcosa sta cambiando, specie per il pesante embargo eseguito verso l’esportazione dei prodotti dell’attuale Russia. Questo è stato definito in ogni paese facente parte della Nato ed è iniziato a partire dal 5 febbraio 2023.

Tale lungo periodo è  servito ai vari stati del mondo occidentale per potersi mettere al riparo da ciò che sta avvenendo a livello economico, imputando il paese guidato da Putin come principale propulsore di questa situazione negativa. Ora, però, quest’ultimo è stato costretto a vendere il proprio gasolio ai paesi alleati, ma a prezzi inferiori. Si parla di Cina e India che, poi, hanno iniziato a rivenderlo all’occidente a bassi costi.

Le scelte dei governi occidentali

L’impegno preso da parte degli stati che si sono posti dalla parte dell’Ucraina, spinta sempre di più verso un avvicinamento e ad un’adesione ufficiale all’Unione europea, si è rivolto verso le scorte di carburante. In effetti, nel lasso di tempo che è arrivato fino al 5 febbraio, i vari stati hanno fatto di tutto per poter riempire le proprie riserve.

Quindi, a partire da quest’ultima data, in Italia e in occidente non verrà più commercializzato il gasolio russo. I prezzi del diesel, in effetti, erano arrivati alle stelle e si urgeva di avere una risposta concreta. Addirittura, erano riusciti a superare quelli della benzina.

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Cala il diesel (Fuoristrada.it)

Ora, però, le scorte dei paesi occidentali sono piene e, udite udite, i prezzi del diesel si sono abbassati, per la gioia degli italiani e di tante altre popolazioni. Ma il motivo dell’attuale situazione arriva anche per un’altra via, ossia quella riguardante i consumi in diminuzione. Si parla di un inverno meno rigido del solito, ma anche di cittadini più parsimoniosi. Ora, grazie alle suddette dinamiche, il prezzo del diesel è arrivato ad oscillare intorno agli 1,869 euro.

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