Il Motorsport, un mondo straordinario e amatissimo da milioni di appassionati. Doccia fredda però per quest’ultimi.
Il Motorsport. Un mondo magico, intenso, pieno di insidie e variabili. Magicamente spettacolare, straordinariamente coinvolgente e secondo a nessuno dal punto di vista agonistico. Tante le discipline che ne fanno parte e che sono state in grado di regalare a fan, appassionati e addetti ai lavori momenti indimenticabili. 
Come dimenticare infatti piloti del calibro di Valentino Rossi e Ayrton Senna, Lewis Hamilton e Marc Marquez e tantissimi altri. Gli sport motoristici da sempre contribuiscono ad unire la passione per i motori – due o quattro ruote che siano – che milioni di persone provenienti da Paesi e luogh idiversi hanno in comune.
Questa volta, però, gli amanti di tali discipline avranno ben poco di cui sorridere ed entusiasmarsi. La notizia giunta nelle ultime ore, proprio a poche settimane dall’inizio di campionati seguitissimi come quelli di Formula Uno e MotoGP, assomiglia ad una vera e propria tempesta a ciel sereno.
Motorsport, cancellate tutte le gare: cosa sta accadendo
Quanto accaduto nelle ultime ore sorprende a dir poco. La notizia è ufficiale ed è stata diramata direttamente dall’Irlanda del Nord. Parliamo, per chi non ne fosse a conoscenza, del luogo in cui tanti campioni del motociclismo sono nati e vissuti prima – e durante – essere diventati a dir poco leggendari. Tornando alla notizia principale, comunque, a quanto pare non si terrà alcuna competizione motociclistica su strada. La decisione è senz’altro drastica. 
Ma ha una spiegazione logica e decisamente comprensibile: i costi legati alle assicurazioni assolutamente esagerati. Fanno eccezione soltanto i campionati nazionali di motocross; per il resto, anche appuntamenti iconici come la North West 200 sono stati annullati. Le altre corse importanti cancellate sono certamente la Cookstown 100, la Tandragee 100, la Armoy Race of Legends, L’Ulster Grand Prix, il Sunflower Trophy e l’Ulster Superbike Championship.
Anche le assicurazioni, però, sono comprensibili; per quanto gli appassionati meritino tutto lo spettacolo del mondo, non si può far finta di non pensare a tutte le persone che ogni anno perdono la vita per una disciplina sportiva. Numeri preoccupanti, che hanno portato molte aziende a pensare decisamente bene sul da farsi nel 2023. E’ necessario un cambiamento, pensiero che pure campioni del calibro di Phillip McCallen condividono pienamente. Vedremo come evolverà la situazione, che al momento non è ottimale. Soprattutto per un Paese quale è l’Irlanda del Nord, dalla cultura motociclistica quasi unica nel suo genere.