Caro benzina, altro aumento di prezzi a causa della Russia: cosa è successo

Ancora aumenti della benzina dovuti a ciò che sta decidendo il governo russo. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo.

Un periodo storico che è meglio dimenticare, dato ciò che sta avvenendo nell’est dell’Europa. Una guerra, quella contro l’Ucraina, che stenta a fermarsi e chi ci sta rimettendo, come al solito, sono le parti di popolazioni meno abbiette. Non è solamente la popolazione che sta subendo gli attacchi missilistici a subire il peso di queste angherie, ma qualsivoglia nazione abbia dei legami commerciali con le due forze che si stanno battendo.

Caro benzina 3 febbraio 2023 fuoristrada.it
Caro benzina fuoristrada.it

Ovviamente, essendo la Russia e l’Ucraina due paesi commercialmente influenti a livello internazionale, è quasi tutto il globo a subire gli effetti di ciò che sta avvenendo. Un’inflazione così alta non si vedeva da tempo in vari paesi, dato che i prezzi dei beni primari stanno aumentando, mentre gli stipendi restano sempre uguali. A subire un effetto negativo sul mercato è soprattutto il carburante e i cittadini, anche italiani, se ne stanno accorgendo eccome.

L’aumento dei prezzi della benzina che nessuno immaginava

Se si pensava che il picco massimo fosse stato raggiunto, si sbagliava e anche alla grande. In effetti, la soglia dei 2 euro al litro sfiorata per benzina e diesel non è il massimo che ci si può aspettare, dato che la situazione relativa alla guerra non tende ad arrestarsi.

Gli aumenti delle materie prime e del petrolio sono schizzati alle stelle. Questo è il risultato anche di una guerra commerciale che la Russia sta effettuando contro il mondo occidentale aderente alla Nato. Quest’ultima organizzazione, in effetti, sta elargendo sostegni in termini di armi all’Ucraina, per una difesa missilistica che sembra non avere una data di fine.

Il motivo dell’aumento dei prezzi della benzina

Sono tantissimi ad imputare alla Russia una netta colpa per l’aumento dei prezzi. Fondamentalmente, sono vari i protagonisti di questa dinamica inattesa dalle popolazioni. In tanti, come anche il governo italiano, ha attribuito anche ai proprietari delle pompe di benzina la colpa dell’aumento scellerato dei prezzi.

Una serie di scarica barili effettuati a livello dirigenziale che stanno sortendo solamente un effetto, quello dell’altissima inflazione che molti cittadini non riescono ad affrontare. Questa volta, però, c’è ancora un fattore che sta portando a un netto aumento del costo del carburante e non è da sottovalutare per le previsioni future.

Aumenti benzina sciopero 222023 Fuoristrada.it
Benzinai in sciopero per aumenti benzina (Fuoristradea.it)

In particolare, il 5 di febbraio scatterà l’embargo sui prodotti che vengono raffinati dalla Russia. Le medie scaturite da una ricerca effettuata dall’Osservatorio del Ministero dello Sviluppo economico mettono in mostra quanto ancora di peggio dobbiamo aspettarci in questo settore. Il self service vede la benzina al costo di 1,880 euro al litro e 1,9128 euro al litro per il diesel. Al servito, invece, si arriva a 2,019 euro al litro per la verde e2,058 euro al litro per il diesel.

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