Cresce la preoccupazione per il costo della benzina: nuovi rincari. Prezzi alle stelle, cittadini in protesta
Continua ad essere preoccupante la situazione del caro benzina nel nostro paese. Non sono bastati scioperi, lamentele, e la preoccupazione esposta a gran voce dai cittadini, soprattutto da parte di chi con i mezzi di trasporto svolge la propria attività e si trova a dovere sostenere innumerevoli costi in più. I prezzi sono continuati a schizzare alle stelle, e nelle ultime settimane la situazione è diventata ancora più tesa. 
Lo scorso anno infatti il governo Draghi aveva predisposto il taglio delle accise per riuscire ad arginare in parte l’aumento dei prezzi esploso con lo scoppio della Guerra in Ucraina. Per un po’ di tempo la situazione sembrava essere seppur leggermente migliorata, e gli animi si erano calmati. Con la fine dell’anno e la nuova legge di bilancio predisposta dal governo Meloni però è stato predisposto un blocco al taglio alle accise che ha riportato dal primo Gennaio ad un nuovo aumento dei costi del carburante. Una notizia che non è certo stata accolta positivamente dalla cittadinanza. La scelta del governo, che ha preferito dedicare la maggior parte delle risorse a disposizione alla emergenza del caro bollette, ha incontrato le proteste degli automobilisti e ha fatto nuovamente schizzare le polemiche.
Dopo giorni di tensione tra il governo e i benzinai per via delle accuse non troppo velate velate di avere “speculato” sulla situazione e alzato i prezzi più del dovuto, polemiche che hanno portato anche a scioperi e disagi per i tanti automobilisti, la situazione continua essere pesante. L’apertura di un canale diretto con il governo e la messa in chiaro della posizione dei benzinai ha fatto cessare lo sciopero, ma non certo il malcontento. Il lavoro da fare resta ancora molto per il governo. La preoccupazione è tanta, sia per i benzinai che per i cittadini.
Nuovi rincari sulla benzina: i dati allarmano
Nonostante la chiusura a ribasso delle quotazioni a livello internazionale dei prodotti raffinati il costo dei carburanti continua a salire. Gli aumenti non si fermano e con loro la preoccupazione. L’osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ha come sempre elaborato la media dei prezzi comunicandola ai gestori, e i dati non sono certo confortanti. 
C’è stata ancora una volta la crescita del prezzo della benzina al self service, che aumenta di +5 millesimi attestandosi a 1,880 euro/litro (compagnie 1,883, pompe bianche 1,876). Aumento del + 7 per la benzina in servito, che arriva a 2,017 euro/litro (compagnie 2,059, pompe bianche 1,934).
Per quanto riguarda il diesel il prezzo al self service sale a 1,922 euro/litro (+4, compagnie 1,927, pompe bianche 1,912), mentre cresce del + 5 arrivando a 2,059 euro/litro sul servito (compagnie 2,104, pompe bianche 1,971). Scende invece il Gpl che al servito arriva a 0,781 euro/litro (-1, compagnie 0,792, pompe bianche 0,768), così come il il metano, che al servito arriva a 2,120 euro/kg (-12, compagnie 2,132, pompe bianche 2,110).