Le auto elettriche rappresentano davvero il futuro dei motori? La risposta sembrerebbe essere affermativa, soprattutto per volontà delle istituzioni. Ma c’è chi sembra intenzionato ad andare controcorrente e non può che fare discutere.
Fino a qualche anno fa sembrava impossibile per molti pensare di viaggiare, o anche solo di prendere in considerazione, l’idea di acquistare auto elettriche. In tanti, infatti, erano quasi spaventati all’idea di “restare a secco” nel mezzo di un viaggio senza avere verificato in modo preventivo il livello di carica. E questo non poteva che essere un problema non da poco soprattutto per chi ha la necessità di fare ogni giorno decine di chilometri per motivi di lavoro.
Ora quello scetticismo sta fortunatamente scomparendo, grazie anche alla diffusione delle colonnine di ricarica un po’ su tutto il territorio, che possono permettere di fare rifornimento quando necessario. Una pratica che, evidentemente, assomiglia in tutto è per tutto a quello che si fa a un distributore di carburante. 
Le auto elettriche ora piacciono sempre di più
A contribuire alla diffusione delle auto elettriche su scala mondiale ci sono diversi fattori. Innanzitutto una maggiore possibilità di scelta, visto che praticamente tutte le case automobilistiche mettono sul mercato modelli di ogni tipo in modo tale da soddisfare le esigenze di tutti.
Per quanto riguarda i costi, invece, non appaiono ancora accessibili alle tasche di molti acquirenti, ma anche questo scoglio sta pian piano iniziando a essere superato. E la situazione sembra essere destinata a migliorare da qui in avanti grazie a prezzi di listino che dovrebbero diventare più economici. Le aziende stanno inoltre realizzando vetture con un’autonomia maggiore, che richiedono quindi di effettuare una ricarica con minore frequenza rispetto al passato.
Insomma, trovare qualcosa che sia di proprio gradimento sembra sempre più facile.
Una scelta che farà discutere
Non tutti sembrano avere però lo stesso parere favorevole nei confronti delle auto elettriche. Anzi, c’è chi sembra intenzionato proprio a vietarne la vendita, nonostante la strada intrapresa dall’Unione Europea vada nella direzione opposta.
Questo è quello che vuole fare il Wyoming, che ha deciso di introdurre uan legiglatura ad hoc, che propone la riduzione progressiva di questo genere di vetture fino ad arrivare alla loro completa eliminazione entro il 2035. Impossibile non fare una riflessione in merito alla data prescelta, visto che è la stessa in cui negli Stati membri dell’UE dovranno essere messi in vendita solo mezzi di questo tipo. 
Non si tratta quindi, è bene precisarlo, di un divieto vero e proprio, ma di una risoluzione che incoraggia fortemente a vietare la vendita delle vetture a batteria. L’idea alla base di questa proposta ha anche fini economici. Il Wyoming, infatti, è lo Stato americano meno popolato, celebre però per essere l’ottavo più grande produttore di petrolio, che dà lavoro a tantissimi residenti.
Sicuramente una proposta simile, se confermata, sarebbe una batosta importante per tante aziende del settore. Un divieto non può comunque rappresentare una soluzione per tutelare i cittadini, ma non può che fare riflettere visto che finora nessuno era arrivato a una posizione così drastica.