Il servizio green è disponibile in Italia, ecco di cosa si tratta e dove è attivo: la svolta contro l’inquinamento
Non è un segreto l’impatto dannoso che la mobilità nel corso dei decenni ha avuto sull’ambiente. Auto, moto, camion…i veicoli a motore sono stati tra i principali fattori dell’innalzamento del livello di inquinamento globale. Negli ultimi anni, però, è divenuta sempre più chiara l’importanza di prendersi cura dell’ambiente che ci circonda e di passare ad uno stile di produzione dei veicoli più sostenibili.
Sono fortunatamente aumentate davvero tantissimo le attenzioni alla salvaguardia dell’ambiente. Tra gli strumenti che aiutano a ridurre i livelli di inquinamento ci sono certamente le limitazioni al traffico ad alcuni veicoli estese a determinate zone. C’è però un sistema che può consentire di non dovere sottostare a queste limitazioni.
“Move in”, il servizio disponibile anche in Emilia Romagna: come fare per usufruirne
Il sistema Move – In è in vigore in diverse zone Italiane. Partito dalla Lombardia, questo speciale “programma” destinato ai proprietari di veicoli che devono sottostare a limitazioni di circolazione per motivi ambientali è stato esteso anche a Piemonte, e Veneto, e dal 1 Gennaio 2023 sarà disponibile anche in Emilia Romagna. Le vetture potranno circolare (rientrando in un tetto massimo di chilometri) sul territorio di tutti i comuni interessati dalle limitazioni alla circolazione imposte dal PAIR – Piano Aria Integrato Regionale. E’ possibile iscriversi e conoscere i vari costi andando sull’apposito sito Move-In nella sezione Emilia Romagna.
Move – In, una soluzione contro l’inquinamento: come funziona
Con il sistema Move-In (Monitoraggio dei veicoli inquinanti), sarà possibile circolare durante le limitazioni al traffico e i vari blocchi, ma solo per un determinato chilometraggio. Il progetto intende incentivare una guida più responsabile per tutti coloro che posseggono un mezzo che rientra tra qyelli soggetti a limitazioni della circolazione per motivi aziendali. E’ possibile aderire liberamente al progetto, e si avranno, al posto dei blocchi (anche se ci potrà comunque essere qualche eccezione) la libertà di circolare senza problemi a patto di non superare la soglia di chilometri annui da percorrere imposta. E’ poi possibile aggiungere chilometri a quelli “concessi” di base guadagnandoseli con un comportamento alla guida virtuoso.
La rilevazione dei chilometri imposti viene affidata ad una scatola nera installata nel veicolo, funzionante in ogni momento e su ogni tipo di strada. In questo modo si potrà evitare di dover sottostare a blocchi giornalieri o a dover circolare solo in determinati orari.
Una volta superato il limite di chilometri, che potrà essere controllato tramite app, sito web o dagli operatori di polizia, il veicoli non potrà più circolare. Il chilometraggio assegnati ad ogni veicolo è basato sul suo grado di inquinamento. Più il veicolo è inquinante, in sostanza, meno chilometri gli vengono assegnati e viceversa. Per esempio un’automobile benzina o diesel Euro 0 ha a disposizione 1.000 km all’anno. Invece un diesel Euro 4 può permettersi 8.000 km all’anno. Tutte le informazioni sono comunque visibili nell’apposito sito.