Andare in moto sui campi? Un’usanza più diffusa di quello che si pensa. Basta avere questa per renderlo possibile
Dalle strade…ai campi. Quando si pensa alle zone agricole, sicuramente il primo mezzo che viene in mente è un trattore, certamente non una moto. Eppure non è esattamente così…avete mai sentito parlare di moto agricole? Nel nostro paese non sono molto diffuse, e probabilmente per questo a molti potrà sembrare un concetto strano. Moto e campi, dopotutto, non sono il primo abbinamento che salta alla mente. Eppure in alcuni parti del mondo sono un veicolo piuttosto diffuso. 
Le moto agricole, lo dice la parola, sono progettate e utilizzate in aperta campagna e su vasti territori, dove sono presenti infiniti campi di conservazioni e viene praticata l’agricoltura su larga scala. Sono state progettate proprio perché, essendo i campi distesi su svariati ettari, ci fosse la possibilità di raggiungere una parte o l’altra del terreno con grande semplicità. Sono infatti distanze talmente ampie da non potere essere percorse a piedi.
Le moto agricole, insomma, sono una sorta di alternativo “fuoristrada”, veicoli veloci e maneggevoli, facili da guidare e di grande stabilità per sostenere le disconnessioni del terreno che permettano di raggiungere con semplicità ogni posto. Hanno protezioni, sono a prova di caduta e molto minimal. L’unico “lusso” è un portapacchi che possa consentire di portare dietro tutto l’occorrente. Certo, non immaginatevi design raffinati o prestazioni esaltanti: ciò che serve è la funzionalità.
Moto agricole, scegli il tuo modello: dal Giappone la svolta
E’ soprattutto il Giappone a produrre questi speciali mezzi, anche se nel paese dell’estremo Oriente non sono più di tanto diffuse. Si tratta di veicoli destinati più che altro al mercato estero, nel resto dell’Asia e negli altri continenti, anche se non in Italia, dove come detto non sono particolarmente diffuse.
Come detto, le case Giapponesi sono coloro che maggiormente hanno investito in questo progetto. La Yamaha, per esempio, ha lanciato il modello AG200, lanciato negli anni ’80 e tutt’ora in produzione senza grosse modifiche, a dimostrazione di come certi veicoli siano fatti per essere essenziali. 
Anche la Honda ha presentato un modello simile. Un XR190L AG, molto simile al modello Ténéré. La Suzuki ha addirittura lanciato due modelli. Prima la TF125 a due tempi, oggi invece la DR200SE con un motore a quattro tempi. Non poteva che accodarsi anche la Kawasaki, che oggi ha in produzione la Stockman, comoda, maneggevole e dotata di ben due porta pacchi e un meccanismo del blocco della leva di frizione che arriva in soccorso in caso di situazioni di pericolo, oltre ovviamente al classico cavalletto laterale. Quello delle moto agricole, insomma, è un mondo davvero tutto da scoprire. Chi avrebbe mai detto che moto e campi di coltivazione sarebbero invece potuti essere un binomio vincente?