Queste auto hanno floppato, e il motivo è inspiegabile: le riconosci tutte quante?

Auto incredibili…ma con vendite flop. Riconosci questi gioielli? Top nella realizzazione, ma non comprese dal mercato.

Come recita un vecchio detto, “non tutte le ciambelle vengono col buco”. Ci sono macchine straordinarie entrate nella storia dell’automobile, che sono rimaste leggendarie per intere generazioni e che tutt’ora sono ben distinte nell’immaginario collettivo. E poi ci sono macchine che, pur essendo prodotte da eccellenze assolute e avendo di base idee geniali, non sono riuscite a rispettare le aspettative e si sono rivelate un vero “flop”.

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Queste auto non sono riuscite a sfondare sul mercato (Fuoristrada.it)

Troppo complesse, troppo avanti per il loro tempo, troppo difficili da capire, troppo visionarie…sono state diverse le macchine che, partite con l’idea di rinnovare e segnare un taglio netto con il passato, sono finite con l’essere solo un grosso costo per la loro casa produttrice non ricevendo però un risultato confortante dal mercato.

Queste auto top nella realizzazione, ma flop sul mercato: le riconosci tutte?

Tra le auto belle, all’avanguardia e non comprese dai clienti c’è sicuramente la TVR Griffith 500. Rimase in produzione dal 1991 e 2022, e fu ideata sulla base delle Griffth prodotte negli anni ’60. Si tratta di un’auto sportiva in fibra di vetro, a due porte. Il motore è V8. L’azienda, però, nonostante la qualità del prodotto sarà costretta a chiudere di li a poco la sua fabbrica. Troppo alti i costi di produzione, troppo bassa la domanda.

Nella lista trova posto anche la Saab 9000 progettata dal designer italiano Giorgetto Giugiaro con l’idea di farne la prima auto di lusso del marchio. Un obbiettivo raggiunto a metà. Se è vero che gli standard di prestazione sono altissimi, con la capacità di toccare  i 220 km/h e di passare da 0-100 km/h in 7,85 secondi, l’auto messa in produzione alla fine degli anni ’80 non è bastata per consentire all’azienda di proseguire da sola: negli anni ’90 arriva la fusione con la GM, e da allora sarà anche la fine del marchio.

Giorgetto Giugaro è anche dietro alla DeLorean DMC-12, altra promessa non davvero mantenuta. Nonostante l’estetica da incredibile auto sportiva, con una scenografia appariscente e affascinante, le prestazioni non convinsero gli acquirenti. Poco eco-friendly, e costretta a ripiegare su materiali meno costosi per la politica di austerity, l’auto non rispettò le attese. I numeri delle vendite, nonostante la campagna di marketing importante, furono davvero impieose.

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Jaguar XJ220 (fuoristrada.it)

Presente in lista anche la Jaguar XJ220. L’auto partì con il botto, venendo inondata di richieste subito dopo la presentazione, ma poi diverse rinunce minarono le vendite della vettura. Alla base il fatto che il motore v12, ritenuto troppo ingombrante e costoso, venne presto sostituito in favore di un V6. La cosa però non venne apprezzata da chi aveva invece richiesto il prototipo. La vettura, bellissima e dalle prestazioni incredibili, venne acquistata solo 281 volte delle 350 unità previste.

Nel 1991 tra i gioielli incompresi c’è anche la Cizeta V16T, frutto di una collaborazione tra  l’imprenditore modenese Claudio Zampolli e il  compositore Giorgio Moroder, che però lascerà il progetto poco dopo il lancio della vettura. Nonostante il design incredibile, ispirato ai modelli Lamborghini, ideato da Marcello Gandini, e le buone prestazioni, con 325 km/h di velocità massima e 4,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, il progetto viene accantonato nel 1995 per bancarotta dopo solo 8 produzioni.

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