Bagnaia, addio alla MotoGP? Annuncio da brividi: “La squadra è già pronta”

L’annuncio di Francesco Bagnaia dopo pochissimo tempo dal suo trionfo in MotoGP ha stupito tutti i suoi tifosi

La MotoGP è una categoria motociclistica molto amata e seguita. Oltre che, probabilmente, quella più blasonata. In tanti anni di esistenza, infatti, la classe regina del motomondiale ha regalato veramente fuoriclasse straordinari impossibili da dimenticare. Basti pensare a Valentino Rossi, considerato fra i piloti – italiani e non – più forti e idolatrati di sempre. Tanti i successi e i ricordi legati al Dottore con il numero 46, capace in anni e anni di carriera ad alti livelli di regalare un idillio sportivo dietro l’altro.

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Francesco Bagnaia (Fuoristrada.it)

Non è un caso che in molti piloti lo hanno preso come grande fonte di ispirazione, tra i quali anche Francesco Bagnaia, campione del mondo della MotoGP nel 2022. Il ducatista adesso punta però a diventare proprio come Valentino, puntando una sfida che vide vincente in passato proprio il nove volte campione del mondo: e no, non parliamo di motomondiale.

Ritorno al passato, pensando a Valentino Rossi

Di Valentino Rossi sappiamo tutto e niente. Un campione senza tempo, vincente e soprattutto padrone di folle degne del miglior concerto dei Queen o del più glorioso podio ferrarista di Monza. Questo è ciò che sappiamo, e considerando la sua fama, questo è ciò che sa chiunque. Quel che conoscono in pochi, però, è una impresa risalente ad oltre vent’anni fa e che già all’epoca lo rese leggendario. Parliamo della vittoria alla 8H di Suzuka, arrivata nello stesso anno del primo mondiale – e ultimo – in 500: il 2001. Si trattava della seconda partecipazione alla storica gara di durata.

Un periodo di gioventù e fame di successi, nel segno di un suprannome storico; ci riferiamo a Rossifumi, ispirato ad uno dei suoi grandiosi idoli, Norifumi Abe. Un amore per i giapponesi che lo portò velocemente  a guidare – e vincere – per Honda prima e Yamaha poi. Ma soprattutto a guidare di sua spontanea volontà nella magica e ostica 8H. Il primo anno non va come Rossi avrebbe sognato e sperato. In gara cade mentre era al comando. E Valentino, a causa delle difficoltà riscontrate, non vuole saperne più.

Rossi alla 8 Ore di Suzuka (Web source) 18 dicembre 2022 fuoristrada.it
Rossi alla 8 Ore di Suzuka (Web source) fuoristrada.it

Honda però non la vede al solito modo. E così il numero 46 accetta di ripetere l’impegno. E stavolta vince. Vince e convince insieme a Colin Edwards. E badate bene che non si tratta di un successo come tanti. Perché la 8H di Suzuka, nel motociclismo, è considerata la gara delle gare.

Perché Valentino Rossi passò rapidamente, passateci il termine, da essere pischello pieno di talento e dotato di loquacità da vendere a leggenda del motociclismo. Perché in un solo anno vinse il mondiale della 500 e la 8H di Suzuka. Impresa straordinaria, impresa fenomenale, forse irripetibile. perché il Dottore rimane ancora oggi l’unico italiano ad avercela fatta. Anche se, chissà, magari in futuro qualcuno arriverà a fargli compagnia.

MotoGP, Bagnaia come Valentino Rossi alla 8H di Suzuka?

Un successo indimenticabile, quello di Valentino Rossi nel 2001 in coppia con Colin Edwards. Una vittoria dura, tosta, quasi impensabile. Sicuramente epica, perché nessun italiano ce l’aveva fatta prima e nessuno di sicuro ha colto l’impresa poi. E’ indubbio quindi che quanto fatto dal numero 46 sia semplicemente unico, e abbia contribuito a renderlo l’icona senza tempo che tutti conosciamo. Ma se un altro italiano ce la facesse? Ci riferiamo a Francesco Bagnaia, che come ammesso da lui stesso sogna di realizzare un successo di tale portata.

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Francesco Bagnaia (Fuoristrada.it)

Le sue parole, riportate dal Corriere dello Sport, rappresentano più un’idea che una certezza; ma i fan sognano, ed evidentemente anche il campione del mondo in carica di MotoGP: “Dopo aver vinto un mondiale con la Ducati, adesso sogno di ripetermi. Ma ne ho un altro, ovvero correre la 8 Ore di Suzuka alla guida della Panigale V4R. Si tratta di una corsa che mi affascina notevolmente. Pensate che bello vedere la Ducati sfidare i giapponesi a casa loro. La squadra pronta ce l’abbiamo: io, Bautista e Pirro”. Insomma, sembra tutto apparecchiato per una storia semplicemente straordinaria. E tutta italiana. Vedremo se la penseranno ugualmente Luigi Dall’Igna e colleghi.

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