Guai per i colossi automobilistici, lo scandalo delle truffe da chi meno te lo aspetti

Sappiamo benissimo che un proprietario o una finta compagnia assicurativa potrebbero truffarti in qualsiasi momento ma una compagnia che produce auto e fattura miliardi l’anno? Ecco dei casi sospetti e terribili!

Purtroppo, non tutti rispettano le regole: alcune aziende sono talmente avide di profitto da essere pronte a nascondere gravi problemi alle loro automobili o perfino a truffare i clienti pur di vendere senza badare alle conseguenze. Ecco i più grandi scandali automobilistici sollevati dalla stampa: il primo sicuramente non lo avevate mai sentito raccontare.

Truffa auto
Truffa auto (Ansa)

Il primo di tutti

Partiamo con il primo scandalo di sempre ricordato da Motor Biscuit in cui un marchio venne accusato di aver deliberatamente sabotato le vendite di un altro in modo illecito. Siamo nel 1934 e Chrysler ha presentato la sua Airflow, un’auto rivoluzionaria per un gran numero di motivi, specialmente per la sua linea aerodinamica. General Motors, intuendo il pericolo costituito da questa concorrente, decise di minarne la credibilità agli occhi del pubblico in modo molto scorretto!

La GM comprò alcuni spazi pubblicitari su riviste molto importanti come Saturday Evening Post accusando falsamente Chrysler di plagio di una presunta vettura identica alla Airflow – mai vista da nessuno ufficialmente – e affermando che la vettura era pericolosa e non doveva circolare in strada. La risposta di Chrylser alle accuse sulla sicurezza della Airflow fu un video geniale che vi lasciamo a fondo pagina…

Airflow Wikipedia 15_10_2022 Quattromania
GM poteva evitarselo: purtroppo, la Airflow non vendette benissimo lo stesso (Wikipedia)

Truffe e fiamme 

Tra i casi più famosi di truffa nel mondo automobilistico come dimenticare quello di Preston Tucker, inventore americano arricchitosi producendo le cabine per mitragliatrici degli aerei militari nella Seconda Guerra Mondiale che nel 1948 cercò di dare vita all’auto dei suoi sogni. La Tucker Torpedo era una vettura innovativa che avrebbe cambiato per sempre il modo di guidare.

Purtroppo, i fondi di Tucker finirono molto in fretta, prima ancora che l’auto fosse davvero pronta per il mercato: tra ritardi, guasti e indagini sulla compagnia nel 1950 la U.S. Securities and Exchange Commission accusò Tucker di frode – la compagnia era ormai in bancarotta – e lo costrinse a chiudere baracca prima ancora che il 52esimo esemplare della Torpedo uscisse dalla fabbrica.

E che dire dello scandalo più spaventoso di tutti? Nel 1977, Ford finì vittima di una class action. Al centro dello scandalo, la Ford Pinto, auto con un difetto gravissimo al serbatoio che in caso di tamponamento prendeva fuoco intrappolando i proprietari in auto: sono ben 27 le morti ufficialmente legate a questo difetto che – secondo i giudici – Ford conosceva ma aveva ignorato per motivi economici. La casa risarcì per milioni di Dollari le famiglie delle vittime e fu costretta a richiamare tutte le auto.

Quanto consumi?

Non sono solo le compagnie americane ad avere una storia di brutte vicende giudiziarie. Nel settembre del 2015 Volkswagen, colosso tedesco che produce milioni di auto ogni anno, si trovò al centro del Dieselgate, uno scandalo che svelò come il marchio avesse contraffatto i livelli di emissioni di NOx di alcuni modelli per aggirare i limiti consentiti dalla legge. In Italia, la casa fu condannata con la sentenza 1855/2020 del Tribunale di Avellino che accertò la pratica commerciale ritenuta ingannevole.

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Preston Tucker e la sua Torpedo: l’auto ebbe numerosi problemi e ritardi durante la produzione (Motor Biscuit)

Chiudiamo con uno scandalo giapponese, il più costoso della storia dell’automobile. Nel 2009, Toyota finì sotto accusa quando una Lexus con a bordo quattro persone si schiantò, uccidendo tutti gli occupanti. L’auto, come testimonia l’ultima drammatica chiamata al 911 del guidatore che omettiamo per il vostro bene, avrebbe accelerato senza controllo fino allo schianto.

Dopo aver negato tutto, Toyota ammise che molti modelli prodotti dal marchio e dalla casa di sua proprietà Lexus avevano un difetto: questo poteva impedire che il pedale dell’acceleratore tornasse in posizione dopo essere stato pigiato. Nel 2012 il colosso giapponese pagò ben 1 miliardo e 200.000 Dollari di danni al Governo Americano in quello che risulta lo scandalo più costoso di sempre nel mondo dell’auto. Conoscevate tutti questi casi?

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