FIAT, che disastro: tutte bloccate a causa di questo dettaglio

Duro colpo in casa FIAT. Le autorità di controllo non hanno concesso sconti al colosso automobilistico. Immediato il provvedimento

In questo momento il Gruppo Stellantis non sta di certo attraversando il proprio miglior periodo riguardo le relazioni con il Governo italiano. I toni che negli ultimi mesi si sono fatti accesi. Lo si è visto, ad esempio, dal fatto che l’Esecutivo ha chiesto, e ottenuto, di cambiare il nome dell‘Alfa Romeo Milano in Junior, in quanto non era stata prodotta in Italia.

Fiat Topolino sequestro porto di Livorno
Fiat protagonista di un episodio tutt’altro che piacevole – Fuoristrada.it

Una delle grand novità presentate recentemente dalla Fiat è stata la Topolino, una minicar che è stata svelata nel luglio del 2023 dalle dimensioni ultra compatta con una lunghezza di 254 cm, una larghezza da 140 cm e un’altezza da 153 cm.

Internamente si fa ammirare grazie all’ottima gestione degli spazi. Le due persone per la quale è omologata l’auto possono essere pienamente a proprio agio. Il motore che monta la Topolino è in grado di erogare fino a 8 cavalli, riuscendo così a ottenere un picco di velocità di 45 km/h, con l’autonomia che è di 80 km. Il prezzo di partenza è di 9890 Euro. Ora proprio questo modello è stato protagonista di un episodio di cui si è parlato moltissimo. 

FIAT Topolino, ecco cosa è successo

Ancora una volta la produzione del Made in Italy viene tutelata quanto più possibile dal Governo. Stavolta a farne le spese è la Topolino, in particolare quelle prodotte in Marocco nello stabilimento di Kentira. La Fiat aveva inviato dal Nord Africa verso il porto di Livorno un totale di 134 modelli. Tutti avevano un particolare dettaglio.

FIAT Topolino sequestro porto di Livorno
FIAT Topolino, il motivo del sequestro (Stellantis) – Fuoristrada.it

Vicino alla maniglia della portiera vi era raffigurato una piccola bandiera tricolore, un dettaglio oggetto di immediata contestazione. Le Topolino, infatti, sono state prodotte in Marocco e dunque sarebbe un’appropriazione illecita l’apposizione, sui veicoli, della bandiera italiana solo perché questa è del costruttore Fiat. Si è proceduto dunque al sequestro delle auto in questione, una scelta che ha avuto un’eco mediatica notevole.

Il sequestro è scaturito in applicazione dell’Articolo 517 del Codice Penale, con questi che sottolinea come l’importazione e l’esportazione di materiale che apporta delle indicazioni fuorvianti o false per la derivazione e l’origine deve essere sanzionata. Il costo della sanzione partirà da un minimo di 10 mila fino a un massimo di 250 mila Euro. Stellantis ha espresso l’auspicio di risolvere quanto prima questa intricata vicenda che, di certo, non ha giovato all’immagine del Gruppo automobilistico.

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