Auto elettrica invenzione recente? No, ne esiste una che ha quasi 100 anni e costa quanto una Ferrari

Chi lo ha detto che le auto elettriche sono un’invenzione recente? Viaggio nella prima metà del Novecento, alla scoperta del primo modello.

Oggi sono abbastanza diffuse e le si trova in ogni parte del mondo. Sono le macchine elettriche. Quelle che stando ai dettami della Commissione Europea saranno il nostro futuro o comunque rappresenteranno in numero più ampio il parco circolante. Tra lo smaltimento delle batterie, le colonnine di ricarica e l’autonomia, sono tanti i punti interrogativi che circondano l’argomento ed infatti sono in molti a non essere convinti e guardare a tale avvenire con scetticismo.

Auto elettrica non moderna
Auto elettrica, le radici sono antiche – Fuoristrada.it

Se si domanda ad una persona poco informata se gli EV siano dunque questione recente, si otterrebbe risposta affermativa, eppure non c’è nulla di più sbagliato. Per trovare le origini di questo genere di mezzi di trasporto, bisogna andare indietro addirittura al 1932. Un periodo in cui molti marchi stavano nascendo o si stavano rafforzando. Non stupirà scoprire che il prezzo di vendita era molto elevato. Molto più di adesso.

Alle origini delle auto elettriche, qual è la verità

Si chiamava 97B Brougham ed era realizzata dalla Detroit Electric. Oggi come allora è decisamente onerosa. Da poco messa in vendita su Hyman, portale specializzato in vetture d’epoca, per portarsela a casa ci vogliono circa 186mila euro.

Ma come mai al principio del ‘900 ci fu l’esigenza di creare mezzi a zero emissioni? Non certo per motivi di inquinamento, bensì pratici, in quanto mettere in moto un’automobile di questo genere, era molto più semplice.  Tra le tante compagnie più attive su questo fronte figura proprio quella del Michigan che tra il 1907  e il 1939 fu leader di settore, toccando il record di 4.669 unità rilasciate nel 1914.

97B Brougham, caratteristiche
97B Brougham della detroit Electric (Hyman Press Media) -Fuoristrada.it

Il modello al centro del nostro articolo, fu replicato in appena 59 esemplari. Di recente ristrutturato, sfoggia una verniciatura bordeaux scuro e nera. La particolarità di questa auto sta nell’avere un look avanguardista. Presentava ad esempio paraurti differenti da quelli che andavano di moda, il tetto era più basso, le ruote avevano raggi rifiniti di nero, i coprimozzi erano cromati e le gomme provviste di fascia nera. Internamente il restyling ha mantenuto la vecchia disposizione stile salotto, compresi sedili grigi e decorazioni. Non manca la strumentazione per controllare lo stato della batteria che, nella versione ammodernata sarà però diversa. Chi farà l’acquisto troverà un accumulatore AGM più capiente e leggero per godere di maggiore autonomia.

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