Accordo Italia-Cina, ora è tutto possibile: le manovre del Governo

Ancora trattative tra Italia e Cina. L’ambito è quello dell’automobilismo, sembra che il Governo Meloni abbia una bella idea a riguardo. 

La polemica tra il Governo Meloni ed il Gruppo Stellantis è destinata a lasciare il segno in un anno in cui il rapporto tra il colosso produttore di automobili e i nostri politici è stato tutto meno che idilliaco. Le accuse di delocalizzare la produzione nonostante i grandi investimenti che il Governo Italiano ha profuso verso case come Fiat negli ultimi anni hanno colpito il colosso che produce vetture scatenando un duro scambio di opinioni tra le parti.

Accordo Italia-Cina, ora è tutto possibile: le manovre del Governo
Giorgia Meloni – Fuoristrada.it

Preso però atto del fatto che Stellantis sembra davvero intenzionato a continuare la sua “fuga” dal nostro paese con impianti come quello storico di Mirafiori che suscitano molta preoccupazione nei sindacati il Governo starebbe anche valutando accordi commerciali con nuovi partner esteri, per trovare un secondo, grande costruttore. E forse, questo potrebbe arrivare proprio dalla Cina.

Le case produttrici cinesi sono il grande spauracchio dei marchi europei ma allo stesso modo rappresentano una grande opportunità economica per quei paesi che sono pronti a coglierla. Uno su tutti si sta muovendo in questi giorni per sbarcare in Europa direttamente con una fabbrica sul territorio. Vediamo come l’Italia potrebbe essere coinvolta in questo affare, dunque.

La Cina arriva in Italia? Tutti i dettagli

Dal Governo Meloni sono arrivate diverse frecciate a Stellantis in questi mesi, con i nostri politici che stanno valutando accordi commerciali con altri produttori esteri pur senza mettere sul piatto nulla di concreto. Almeno per ora. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera nelle ultime ore ci sarebbe stato un proficuo incontro tra il Ministro degli Esteri Antonio Tafani ed il suo collega cinese Weng Wentao.

Auto cina Italia Meloni
La casa cinese Chery cerca nuove basi costruttive in Europa (Ansa) – Fuoristrada.it

“Sono stati due giorni proficui perché sono stati raggiunti una serie di obiettivi, di decisioni concrete e poi anche perché c’è l’appoggio dei governi”, avrebbe detto il politico dopo l’incontro avvenuto a Verona nel contesto del Forum di dialogo Imprenditoriale. L’argomento della questione sarebbe legato ad accordi sui dazi doganali sulle auto cinesi che dovrebbero essere impediti per consentire ai cinesi di importare auto nel nostro paese.

A questo punto però sorge spontanea l’ipotesi della stampa che si sia parlato anche di altro. Ad esempio, di ospitare direttamente un costruttore cinese sul territorio, ipotesi già presa in considerazione dal Governo per avere un secondo, grande produttore su territorio nazionale e che soprattutto sta già prendendo corpo in altri paesi.

Dall’affare Leapmotor, casa cinese che avrebbe dovuto produrre le sue auto a Mirafiori ma che alla fine si sposterà in Polonia a Chery, e che starebbe per rilevare un impianto produttivo Nissan abbandonato dal 2021, le case cinesi hanno ormai messo gli occhi sulle strutture europee. Chissà che l’Italia non sia la prossima tappa per alcuni di questi costruttori. Ne sapremo sicuramente di più nelle prossime ore.

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