Auto elettriche, guerra tra Unione Europea e Cina: il nuovo attacco

Si continua a discutere di auto elettriche, ma ora c’è una svolta inattesa. La Cina tira fuori gli artigli.

In tema di mobilità le auto elettriche sono sempre al primo posto, pur essendo in una fase non certo positiva. In Italia c’è una quota di mercato che corrisponde ad un misero 2,9% in questi primi mesi del 2024, addirittura in calo rispetto al già basso 4% con il quale si era chiuso lo scorso anno. Questo ci fa capire quanto il settore sia in crisi, e solamente la Cina riesce a guadagnare in maniera notevole dal business delle BEV.

Auto elettriche nuovo scontro
Auto elettriche che battaglia – Fuoristrada.it

Il paese del Dragone conta su dei prezzi di vendita molto bassi, a tal punto che l’Europa l’ha spesso accusata di concorrenza sleale, visto che, secondo i marchi nostrani, la Cina offrirebbe dei sussidi statali ai costruttori, aiutandoli ad abbassare i prezzi. Insomma, sull’auto elettrica si discute molto ed ora è arrivata una dura risposta da parte di un rappresentante delle istituzioni cinese.

Auto elettriche, ora la Cina spinge duramente

Si discute da tempo di quella che è la situazione in merito alle auto elettriche cinesi, che vengono prodotte e poi commercializzate in tutto il mondo a prezzi bassi. L’Unione Europea ha così avviato un’indagine anti-dumping per eventualmente applicare dei dazi doganali, in modo da provare a comprendere se esistano e quale impatto abbiano i sussidi statali che verrebbero offerti alle case costruttrici.

Auto cinese dura risposta
Auto cinese in mostra (Yangwang) – Fuoristrada.it

Dopo mesi di tensioni, è arrivato il momento di una risposta da parte della Cina, che è arrivata tramite un rappresentante delle istituzioni. A parlare è stato Wang Wentao, il Ministro del Commercio del paese del Dragone, che ha voluto difendere i costruttori orientali dalle accuse della UE, che parlano di concorrenza sleale e di vendite a prezzi bassi agevolate dai sussidi statali. Ovviamente, da parte di Wentao è arrivato un secco attacco.

Il Ministro ne ha parlato a Parigi, durante una sorta di tavola rotonda, assieme a 10 rappresentanti di vari marchi, tra i quali anche la Geely, affermando: “Le aziende cinesi che si occupano di auto elettriche fanno affidamento su una continua innovazione tecnologica, su un perfetto sistema di fornitura e su una piena concorrenza nel mercato, che porta ad un rapido sviluppo. Nessuno fa uso di sussidi per riuscire a ottenere un importante vantaggio commerciale. Non c’è alcun sussidio, tutto è legato ad una grande innovazione continua che è ormai partita da diversi anni“.

Wentao ha così duramente risposto alle accuse della UE, ed ora pare proprio che le case del Vecchio Continente debbano correre ai ripari. Al Salone di Ginevra di fine febbraio, il CEO della Renault, ovvero il nostro Luca De Meo, aveva ammesso che le case cinesi hanno accumulato un discreto vantaggio nei confronti del resto del mondo proprio sulla produzione delle batterie. Esse sono la parte fondamentale delle elettriche, quelle i cui prezzi di produzione sono più elevati. Occorre innovare su questo fronte per rendere le BEV delle vetture più appetibili, e soprattutto, per chiudere un gap dalla Cina molto ampio.

 

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