Incentivi auto, cosa cambia a maggio: pioggia di novità, italiani in attesa

Gli incentivi auto sono sempre sotto osservazione, e a maggio potrebbe cambiare qualcosa di effettivamente rilevante in merito.

Gli incentivi auto sono sempre sotto osservazione, il che non ci stupisce più di tanto. E’ ai limiti dell’ovvio che questo geenre di bonus siano sempre al centro dell’attenzione.

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Incentivi auto (fuoristrada.it)

Non solo perché acquistare un’automobile nuova diviene sempre più complesso per un cittadino medio, ma anche perché questo tipo di incentivi sono pensati per spingere gli automobilisti e le automobiliste ad acquistare vetture meno inquinanti come quelle elettriche o ibride, oppure anche quelle a benzina o diesel di ultima generazione.

Certo, a quanto pare per il momento non sembra che – soprattutto in Italia – gli incentivi abbiano reso più stretto il legame fra l’elettrico – e simili – e i conducenti, ma come sappiamo bene le cose possono cambiare in fretta all’interno di un settore in continua espansione quale è quello dell’automobilismo: scopriamo allora le ultime novità.

Incentivi auto, cosa aspettarsi a maggio: i dettagli

A partire dal mese di maggio, riprenderanno gli incentivi auto, a lo faranno in maniera diversa rispetto all’anno precedente. Le vetture che godranno dei fondi maggiori sono quelle termiche e ibride. Il Governo italiano, capitanato dalla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, ha stanziato 402 milioni di euro per auto termiche e ibride, mentre per le elettriche sono stati messi sul piatto 240 milioni e per le Plug-in Hybrid 140. Per quanto riguarda le vetture termiche e ibride, cosa cambia rispetto al passato?

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Incentivi auto, cosa cambia a maggio (fuoristrada.it)

Innanzitutto, per risultare compatibili con l’Ecobonus, devono essere comprese fra 61 e 135 grammi di CO2 al chilometro; in secondo luogo, il prezzo di vendita non deve superare i 42.700 euro. Per quanto riguarda il calcolo del contributo, dipende dalla vettura che decidete di rottamare. Se non detenete alcun veicolo inquinante da rottamare, non potrete ottenere alcun bonus. E’ possibile rottamare solo vetture che partono da Euro 4 (contributo di 1.500 €), per arrivare poi a Euro 3 (2.000 €), 2, 1 e 0 (3.000 €). Non parliamo di cifre roboanti, ma è anche vero che non è una situazione che si può cambiare.

L’obiettivo, in ogni caso, è chiaramente quello di rottamare mezzi inquinanti in cambio di vetture green, elettriche o Plug-in Hybrid. Bisogna anche dire che, a prescindere da come la si pensi, queste automobili consumano comunque tanta CO2. Le termiche o ibride standard arrivano comunque a 135 g/km, quindi non sono esattamente sostenibili al massimo. Ad ogni modo, sono comunque meglio di veicoli a quattro ruote che arrivano a fare decisamente di peggio sotto questo punto di vista.

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