Il tuo concessionario ti spia? La verità su una pratica assurda

E se il tuo concessionario ti spiasse dopo che hai comprato la macchina? L’indagine parte dagli USA e dimostra una realtà che pochi sospettavano esistesse. 

Non esiste gesto più naturale ed innocente di recarsi presso un autosalone, valutare le offerte e procedere all’acquisto di una vettura, che sia nuova o usata poco importa. Per la questione che stiamo approfondendo oggi, dobbiamo partire però da un presupposto: nell’era del digitale, ogni singola mossa che compiamo, anche la più normale come comprare un’auto potrebbe essere sotto la lente di ingrandimento di qualcuno che ci segue.

Concessionario rivelazione spia paura automobilisti
E se chi ti ha venduto l’auto non smettesse di seguirti? (Canva) – Fuoristrada.it

Non è certo un mistero che grazie agli smartphone, forniti di ogni genere di servizio di localizzazione che si rivela molto utile nel momento in cui dobbiamo viaggiare e non conosciamo l’itinerario preciso, un’autorità in grado di usare i localizzatori GPS potrebbe conoscere facilmente ogni nostro spostamento. Ma se fosse chi ci ha venduto l’auto a seguire a distanza i nostri movimenti? Sarebbe davvero inquietante.

Tempo fa un’inchiesta ha rivelato che in teoria, non effettuando la disconnessione dai servizi di infotainment di alcune automobili di nuova generazione, un vecchio proprietario potrebbe mantenere un certo grado di controllo su un’automobile usata anche dopo averla venduta a qualcun altro. Ciò di cui parliamo oggi ricorda proprio questo fenomeno, ma sono i concessionari i protagonisti.

Spia nel concessionario, cosa c’è di vero?

Secondo quanto riportato dal portale americano Motor Biscuit alcuni concessionari negli Usa installerebbero un GPS a bordo delle vetture che vanno poi a vendere: una pratica molto diffusa, a quanto sembra, che se esposta così fa paura e scatena tantissimi interrogativi relativi alla privacy del cliente che acquista un veicolo nuovo. Ma perché avviene tutto questo e la legge lo consente?

Concessionario spia cellulare tracker
Basta un GPS e sei seguito a vista (Canva) – Fuoristrada.it

Secondo l’inchiesta questi dispositivi sono montati dal rivenditore quando gli arriva l’auto per motivi di sicurezza, nel caso la vettura venisse rubata mentre è esposta nell’autosalone. Molti rivenditori però non smontano questo componente dopo che qualcuno acquista l’auto ma non tanto per spiare il cliente come si potrebbe pensare, bensì per ragioni economiche.

Infatti, il prezzo medio di questi dispositivi è di 1.500 Dollari e i rivenditori spesso non hanno intenzione di pagare, scaricando il costo dell’operazione di rimozione sul cliente o addirittura affermando che il dispositivo non si possa più togliere: non è la cosa più inquietante. Alcuni dispositivi avanzati hanno la possibilità di bloccare l’auto a distanza nel caso venga rubata: la stampa americana specula che possa diventare un modo per “creare problemi” all’auto per costringervi a tornare all’assistenza e pagare altri soldi. Va però detto che di questo caso così inquietante non abbiamo trovato episodi registrati, tanto meno in Europa.

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