Fine della produzione, i clienti che ci speravano resteranno delusi, non vedranno più quell’auto: ora è ufficiale.
Tagli dei costi, progetti ritenuti poco validi e sicuramente una scarsa possibilità di rientrare nei costi per la casa automobilistica. Dietro la sospensione della produzione di una vettura ci possono essere diversi motivi e, tal volta, la casa li riscontra anche tutti insieme. I clienti possono restare delusi, ma meglio questo scotto da pagare che un enorme buco economico derivante da un progetto non riuscito. Dev’essere questo che hanno pensato al momento di fermare i lavori di una vettura così famosa. 
Certo, le aziende – che siano costruttrici di vetture o meno – una volta prese le decisioni ai vertici, devono dar conto sempre a migliaia di persone delle loro azioni e non si sta parlando mica solo dei clienti. Anche i dipendenti hanno le loro perplessità quando si decide di bloccare un lavoro e non sempre per loro è già pronto un “piano B”. Vediamo cosa è successo in questo caso e soprattutto chi ha finito di produrre vetture.
Stop alla produzione: ufficiale l’addio a questa auto
Partiamo da un presupposto: la casa in questione di auto in realtà non ne ha mai prodotte. Volevano iniziare, ma per ora il progetto è sospeso se non definitivamente accantonato. Parliamo del colosso statunitense leader nel campo dell’elettronica, Apple. Il progetto ‘Apple car’ per adesso resta solo un sogno per tanti amanti del marchio con la mela che continuerà ad occuparsi dei settori dove ha già sicurezza di successo. Le auto elettriche per ora invece, non saranno un nuovo punto per il focus di investimenti come era previsto da qualche anno.
Secondo quanto ricostruito da ANSA, la Apple aveva destinato ben duemila dipendenti al progetto che per ora resta invece sospeso, ma non dovrebbero esserci risvolti gravi per loro. Tutti dovrebbero infatti essere semplicemente destinati a nuove mete, con Apple che in realtà un progetto innovativo lo ha già. Non si tratterà però di costruire motori, bensì di sviluppare il lato dell’intelligenza artificiale. 
In un tratto dedicato alla vicenda del Sole 24 ore, si legge che il direttore operativo, Jeff Williams ed il vicepresidente incaricato, Kevin Lynch sarebbero d’accordo con la decisione di frenare la produzione di mezzi di trasporto. Lynch ha infatti così commentato il tutto: “Secondo gli analisti il cambio di rotta è positivo, perché evita a Cupertino di ‘infilarsi’ in un mercato, quello dei veicoli elettrici, che sta diventando sempre più complesso. Viceversa, il potenziale dell’IA sembra essere maggiore, anche in termini di redditività di lungo termine”.
Si riparlerà di questo progetto un giorno? Per adesso non è chiaro se quella dell’azienda di Cupertino sia una decisione definitiva, ma sicuramente prima di rimetterci mano potrebbe volerci molto tempo dal momento che i fondi destinati al progetto auto probabilmente sono quelli che ora verranno riversati nello sviluppo delle IA. Di conseguenza, possiamo parlare con ragionevole sicurezza di uno stop definitivo al progetto, un vero colpo di scena.