La storica motoretta italiana è pronta a tornare a far appassionare milioni di persone in una variante moderna e attenta all’ambiente.
L’Italia ha abituato i propri cittadini e milioni di appassionati in ogni angolo del pianeta alla creazione di oggetti di culto che con il passare dei decenni sono stati sempre più capiti ed apprezzati dal pubblico per l’eleganza delle linee e la semplicità. Se si pensa all’ambito meccanico, a renderci orgogliosi non sono solo le automobili ma anche le motociclette dato che abbiamo avuto ed abbiamo anche oggi, molti marchi che ci rendono felici per la qualità produttiva e la bontà tecnica. 
Tuttavia molti modelli del passato ora vengono utilizzati molto più raramente per via delle norme anti inquinamento che li penalizzano e costringono i proprietari ad usarle solo in occasioni specifiche, quali fiere e raduni: questo è un peccato perché non si tratta solamente di moto e motorini d’epoca ma anche di un patrimonio tecnico italiano che deve essere salvato e tutelato. Per poterlo fare c’è bisogno anche di mostrarlo in una versione moderna, così da far capire che cosa è stato il nostro paese. Di conseguenza servono interventi mirati per la sua promozione alle generazioni future.
Un modello che manca a tutti
La Lambretta è uno dei modelli di motorini che ha dato un veicolo all’Italia nel dopoguerra, storica rivale della Vespa è stata in grado di accendere la passione per i motori, ma soprattutto l’amore per la libertà in milioni di italiani che l’hanno apprezzata per la sua utilità. Si tratta però di un modello che manca a tutti perché la casa che lo aveva realizzato ha chiuso i battenti nel 1997 quando tra l’altro la produzione si era spostata in India da ben 25 anni. Si è sempre parlato di un suo possibile ritorno e forse siamo vicini.
E’ infatti stata presentata allo scorso EICMA la Elettra, la versione elettrificata della Lambretta, con un look moderno con richiami allo storico modello, la sua autonomia va da un minimo di 62 ad un massimo di 127 chilometri con una ricarica domestica in 5 ore e 40. La sua velocità minima è di 40 km/h che può salire a 110 nella modalità sport, anche se Ride è la giusta via di mezzo con una velocità di 81 km/h che va benissimo anche per le strade a scorrimento veloce.
Al momento, quella presentata è la prima versione ma arriverà presto la versione definitiva. Le prestazioni la avvicinano a uno scooter 125 moderno e di sicuro sarà in grado di riaccendere la passione in molte persone che hanno apprezzato il primo e storico modello. Insomma, dall’EICMA ne è passato di tempo e stiamo ancora aspettando, sperando che il modello prodotto in serie possa arrivare il prima possibile!