Giorgia Meloni spiazza tutti: spunta un nuovo partner per la produzione automobilistica, il piano del Premier è stato svelato.
Il Governo Meloni spesso ha fatto discutere nel corso degli ultimi mesi, anche su quelle che sono – nel campo dell’automobilismo – le strategie da adottare per aumentare la produttività del paese. Il mercato dell’automobile, però, resta un elemento centrale all’interno dell’agenda del Presidente del Consiglio. Il caso Stellantis ha creato un forte e rumoroso chiacchiericcio mediatico. 
La rimozione della normativa Euro 7 e gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici per espandere la produzione in Italia, sono soltanto alcune delle richieste della casa di produzione, elementi che hanno aumentato il dibattito. Il botta e risposta, poi, che ha coinvolto proprio Giorgia Meloni ed i vertici della stessa Stellantis.
“Noi vogliamo come sempre difendere l’interesse nazionale, instaurare chiaramente un rapporto che sia equilibrato con Stellantis. Il ministro Urso per difendere la produzione in Italia ha più volte incontrato i livelli occupazionali e l’indotto dell’automotive”, aveva detto qualche settimana fa il presidente del Consiglio, a margine di quello che fu un intervento durante il question time alla Camera rispondendo a una domanda di Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Per-Renew Europe, su Stellantis. Parole che seguirono quella che fu una sorta di bacchettata della stessa Meloni: “Produca in Italia, difendiamo occupazione e interesse nazionale”.
“In questo momento stiamo investendo moltissimo nelle tre gigafactory europee, di cui una è in Italia a Termoli, dove stiamo trasformando lo stabilimento in una gigafactory. E cosa otteniamo? Critiche. Non credo che i dipendenti italiani lo meritino”, quella che fu la risposta dell’amministratore delegato Carlos Tavares, riportata dal ‘Corriere della Sera’
Giorgia Meloni, la decisione spiazza tutti: spunta un nuovo partner
Una situazione scomoda, a tutti gli effetti. Situazione che col passare del tempo è diventata sostanzialmente mutevole. Il rapporto con Stellantis resta al centro del dibattito, ma c’è una nuova realtà che potrebbe presto sbarcare in Italia e diventare il secondo produttore del nostro paese. Stiamo parlando di Chery, marchio cinese con quale – secondo quanto riportato ormai da diverse fonti di informazione – lo stesso Governo Meloni starebbe dialogando per trovare un accordo. 
L’obiettivo sarebbe quello di aumentare la produzione di auto in Italia, arrivando cosi a ben 1,3 milioni di veicoli all’anno. I dati parlano di meno di 800.000 unità del 2023, l’obiettivo è quello di superare questa soglia e dare una svolta concreta a tutto il sistema. Ora, si tratta ancora di informazioni non confermate direttamente dal Governo ma frutto di un’indiscrezione di Reuters che è comunque un’agenzia di informazione autorevole. Altre fonti danno per vicino un accordo con Toyota.
Il Governo ha però affermato di essersi interfacciato con diverse realtà, ma quella del colosso cinese Chery sarebbe una soluzione in grado di suscitare grande interesse per Meloni. Certo, altri nomi non mancano: BYD, MG Motor, Great Wall e Tesla sono le altre piste da seguire. Chery è in teoria già un nome ben noto nel nostro paese visto che il marchio DR Automobiles lavora proprio con la casa cinese fin dalla sua fondazione, assemblando però in Italia le sue auto.