Bufera sul colosso statunitense: è sotto accusa, intentata una causa contro l’azienda

Non c’è pace per un colosso delle quattro ruote americano. Arriva un altro problema, per un inizio 2024 da incubo.

Nel mondo dell’auto, i problemi sono sempre dietro l’angolo. Ne sa qualcosa in particolare un’azienda che da anni è sulla cresta dell’onda ma è sempre al centro anche di polemiche e casi controversi. Parliamo di Tesla, il colosso di Elon Musk, che ormai è leader nel settore delle auto elettriche e che continua ad espandersi in tutto il mondo. Negli ultimi giorni si è parlato di un calo del fatturato in questo primo trimestre della produzione e di un aumento dei listini, in particolare per la Model Y, ma c’è anche altro che scuote l’azienda.

Ancora nel mirino un'azienda americana
Azienda americana sotto i riflettori – fuoristrada.it

Con la grana Cybertruck ancora totalmente da risolvere – ci riferiamo alle polemiche sulla sicurezza stradale del mezzo – ecco che la casa americana è alle prese con un altro problema non di poco conto, che prima è arrivato sui tabloid statunitensi e ora si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. E riguarda una causa che era stata intentata tempo fa nei confronti di Tesla.

Tesla, nuovo scandalo per il colosso

La notizia che sta circolando nelle ultime ore è che il colosso statunitense avrebbe trovato un accordo risolutivo riguardante una causa per discriminazione razzista, sollevata da Owen Diaz, un uomo di origini afro-americane che nel 2015 operava come ascensorista nella fabbrica di Fremont, in California e che avrebbe denunciato di aver ricevuto insulti e perfino disegni denigratori legati al colore della sua pelle dagli impiegati. Una giuria federale si era già espressa, condannando Tesla al pagamento di 3,2 milioni di Dollari, ma ora la vicenda si è conclusa con un accordo, i cui dettagli rimangono confidenziali.

L’avvocato della vittima in una e-mail alla CNBC ha fatto sapere che è stata raggiunta una “risoluzione amichevole delle loro dispute”. Ma non è tutto purtroppo: lo stesso studio legale infatti rappresenta attualmente altri dipendenti di Tesla o ex lavoratori in una causa collettiva, i quali sostengono che la pratica di discriminazione razzista e del maltrattamento dei lavoratori di etnia afroamericana all’interno dell’azienda continui tutt’ora. E tutto è nato proprio dal caso Diaz, che ha scoperchiato il vaso di pandora all’interno dell’azienda americana.

Tesla, è di nuovo bufera per l'azienda di Musk
Una concessionaria Tesla (ANSA) – fuoristrada.it

Ma ormai il colosso e il suo capo Musk sono sotto tiro. L’AD è stato recentemente criticato per le sue frasi su X, tanto da essere accusato di diffondere affermazioni non verificate e di promuovere ideologie discriminatorie sulla piattaforma. Inoltre si è mossa anche la Commissione per le Pari Opportunità di Impiego degli Stati Uniti, che ha deciso di intentare a sua volta una causa contro Tesla. L’accusa è di violare la legge federale tollerando un’ampia e continua molestia razziale nei confronti dei suoi dipendenti neri, ma c’è di più. Infatti Tesla è accusata anche di sottoporre alcuni di questi lavoratori a ritorsioni per aver contrastato queste molestie. Ma nel frattempo l’azienda va avanti e continua a ribadire il suo impegno per l’uguaglianza delle opportunità di impiego. E ha rimandando al mittente le accuse che gli sono state additate.

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