Ultima ora in Italia, la crisi si aggrava: automobilisti nel panico

La crisi che sta imperversando in questo specifico settore ricoprirà anche l’Italia, con dei possibili risvolti che mandano già nel panico gli automobilisti.

La produzione e vendita di automobili rimane una delle attività chiave per l’economia italiana. Basti pensare che corrisponde al 5,6% del Pil italiano e che contribuisce al gettito fiscale del paese per oltre 76 miliardi di euro. Perciò, cercare di mantenere sempre al passo con i tempi questo settore è fondamentale per l’economia generale. Le notizie che giungono in merito tuttavia non sono delle migliori e potrebbe prospettare una crisi piuttosto seria per il Belpaese e l’intera Europa, da quanto confermano anche indiscrezioni sindacali.

Crisi nera Italia
Automobilisti e consumatori spaventati! (Canva) – Fuoristrada.it

Il problema sorge in Germania. Si tratta di un mercato chiave per l’Italia, poiché è il principale per l’approvvigionamento della componentistica usata all’interno delle auto nel nostro paese. Non è di certo una novità che la Germania punti tanto in questo settore di mercato. I numeri della stretta relazione con l’Italia confermano uno scambio costante e vitale.

Soltanto nel 2022 – ricorda ‘La Gazzetta dello Sport’ – l’Italia ha esportato il 12,5% di tutte le produzioni manifatturiere nazionali in Germania. Il valore totale è stato di 73 miliardi di euro. Se poi si parla soltanto della componentistica per autoveicoli, la quota equivale a circa il 21%. Ovvero un totale di quattro miliardi di euro. Cifre importanti di un viavai fruttuoso, che potrebbe aver riscontrato in questo momento storico un problema senza precedenti.

La Germania manda in crisi l’Italia: gli automobilisti sono preoccupatissimi

A causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e l’inflazione che ne è conseguita, l’economia in Germania ha subito un contraccolpo non indifferente. A questo, si è aggiunta la deadline per la transizione all’elettrico che  rappresenta e la prima drastica decisione del paese. In Germania, questo tipo di politica ha portato a un ridimensionamento delle spese. Questo potrebbe cominciare a farsi sentire sul personale impegnato nel settore delle vetture, in parole povere, arriveranno dei licenziamenti.

Fabbrica auto Germania
I componenti che arrivano dalla Germania sono fondamentali per le nostre aziende (Ansa) – Fuoristrada.it

Il giornale ‘Automobilwoche’ si spinge oltre, ritenendo che il colosso del settore componentistico ZF Friedrichshafen AG possa fermare circa 12.000 dipendenti in Germania entro il 2030. La Bosch allo stesso modo potrebbe licenziare 950 impiegati e la Continental arrivare ai 1.000. Ma sono soltanto alcuni esempi di un fenomeno le cui dimensioni potrebbero essere decisamente più grandi.

L’Italia osserva con attenzione, siccome coinvolgerebbe anche un suo cambiamento, dovuto alla fornitura di componentistica che commercia proprio con i tedeschi. Inoltre va considerata anche la grande presenza di strutture di questi colossi sul territorio italiano che danno lavoro a migliaia di operai e lavoratori di ogni genere. L’indotto di componenti dalla Germania non sarebbe facile da rimpiazzare, bisognerà muoversi con soluzioni alternative in largo anticipo.

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