Renault, shock per la marcia indietro elettrica: “Non ci sono le condizioni”

La casa Renault è costretta ad un clamoroso dietro front su una iniziativa che sembrava cosa fatta. Per la dirigenza, non è il momento giusto per farlo. 

Sono anni davvero importanti per il brand Renault, come del resto un po’ per tutte le case europee che dovranno affrontare la sfida del millennio: il passaggio all’elettrico o, quantomeno, ai carburanti biologici, tutto dipenderà da cosa l’Unione Europea deciderà di fare nei prossimi mesi. Il brand francese è tra quelli che sta già affrontando la questione, senza posticiparla anche perchè non c’è il tempo di farlo.

Renault, shock per la marcia indietro elettrica: "Non ci sono le condizioni"
Il mercato della borsa? Spietato, con Renault! (Canva) – Fuoristrada.it

Con la rivale di sempre, la Peugeot, che ha annunciato l’ambizioso obiettivo di diventare il primo produttore mondiale di automobili elettriche, anche il brand della Losanga non può certo restare a guardare. Tanti i progetti per il 2024 e tante le cose che i fans si aspettano di vedere sul mercato, prima tra tutte, una nuova versione della Renault 5 che però rimane ancora avvolta nel mistero più completo.

Di recente però, proprio la casa francese sembra aver subito una bella battuta d’arresto riguardo uno dei suoi intenti più importanti e rilevanti dal punto di vista economico, una batosta che potrebbe rallentare i piani anche per quanto riguarda la transizione ecologica e non solo per la presentazione di nuovi modelli. Vediamo cosa è successo a Renault!

Renault, ora non si può fare

Ovviamente, i clienti che hanno scelto il brand lo sanno già bene ma per chi non fosse informato, negli ultimi anni Renault ha aperto una divisione dedicata esclusivamente alla produzione, progettazione e vendita di automobili elettriche, la Ampere che prende il nome dall’unità di misura dell’intensità elettrica in un conduttore qualsiasi. Questo brand però non sembra stia andando troppo bene.

Renault che batosta
Una Zoe elettrica: niente mercato di borsa per la casa francese (Renault) – Fuoristrada.it

La casa aveva intenzione di quotare in borsa questo nome, proponendo l’ingresso sulle borse di Parigi e Francoforte ad un valore stimato di circa 10 miliardi di Euro: forse, proprio il fatto che quest’ultimo sia stato ridimensionato ad un valore vicino ai 6 miliardi ha scoraggiato la casa francese, come spiega il CEO Luca De Meo che ha parlato di condizioni non buone per questa mossa importantissima sul mercato.

Secondo il dirigente: “Le attuali condizioni di mercato non vengono incontro alle necessità di Ampere e dei suoi dipendenti”. Una bella batosta per una casa che dovrà impegnarsi a fondo nel campo dell’elettrico per battere le rivali. Comunque, possiamo ipotizzare che lo sbarco sulla borsa europea sia solo rimandato con Ampere che dovrà prima fatturare di più, per essere valutata in modo diverso.

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