La Vespa rientra nella categoria dei motocicli più iconici, non a caso il modello che andrà all’asta ha ottenuto una valutazione da urlo.
Brevettata dalla Piaggio nel lontanissimo 1946, la Vespa è un simbolo dell’Italia e della Dolce Vita. Apprezzata in tutto il mondo proprio per la sua semplicità ed il suo carattere evocativo, non stupisce che sia ora protagonista di un’asta che si preannuncia davvero combattuta. Per inciso, va anche detto che ultimamente tutto ciò che ha a che fare con il mondo delle due e quattro ruote d’epoca sta riscuotendo un grosso successo e viene considerato come un valido investimento che non rischia di subire deprezzamenti. 
Nel nostro caso specifico la vendita organizzata dal portale online Bonhams avrà luogo il prossimo 29 febbraio in Florida, al Ferdinanda Beach Golf Club. Vediamo quale veicolo c’è al centro di questo evento che attirerà appassionati da tutte le parti del mondo ma soprattutto, perchè è così importante e cosa lo rende speciale.
Una storica Vespa all’asta, tutti i dettagli
Protagonista dell’evento sarà la storica Vespa 150 Super VBC del 1966 con tanto di sidecar a renderla ancora più completa e particolare. Il consiglio per chi fosse interessato, onde evitare di rimanere deluso, è di recarsi sul posto, anche se la base d’asta non sembra essere co alta. Da quanto si apprende dalla scheda tecnica e informativa presente sul sito ufficiale dell’organizzatore, il pezzo dovrebbe essere ceduto ad una cifra che oscilla tra i 9mila e i 13mila euro. Nulla di estremo, anche se la sensazione è che si andrà al rialzo.
Ma cos’ha di fuori dal comune questo specifico esemplare che costa comunque molto per essere un motorino? Innanzitutto non è in possesso di alcuna caratteristica originale, motivo per cui non potrebbe ottenere l’omologazione FMI o ASI. Si tratta infatti di un motorino completamente custom. Dunque, anche se di recente, è stato sottoposto ad un restauro nelle sue parti elettriche e meccaniche direttamente dalle mani di un esperto del marchio.
Andando poi ad osservare le caratteristiche tecniche si nota come il propulsore sia stato portato da 150 cc a 177 cc di cilindrata. Il blu MaxMeyer della livrea è stato sostituito dal rosso caramella, dietro allo scudo paragambe è stato inserito un bauletto e, rimanendo nel campo delle componenti after market, figurano una sella più comoda, il parafango e la scritta sullo scudo stesso. Non bastasse a stravolgerne la struttura ci sono anche le gomme, disegnate da 8 pollici, ma qui presenti da 10. 
Non sono presenti annotazioni riguardo il carrozzino che, se effettivamente d’epoca, dovrebbe essere in lamiera ma che molto probabilmente è stato costruito in vetroresina. Che si stia parlando di un modello fuori dal comune appare chiaro dalla descrizione che cita “divertimento e fascino” quali peculiarità del veicolo, mentre a proposito del sidecar lo si descrive come un plus per ospitare “un cane con gli occhialini, un’abbondante scorta di vino, formaggio e prosciutto per il picnic” che è un’idea originale su come usarlo.