Un grande segnale di cosa sta realmente accadendo sul mercato europeo potrebbe essere questo avvistamento che ha fatto tremare tutti. I produttori cinesi sono ormai alle porte.
Lo spettro delle case automobilistiche cinesi è qualcosa di molto reale, capace di terrorizzare i produttori di vetture elettriche che per tanti motivi – vuoi gli incentivi del governo cinese vuoi il basso costo di manodopera in Cina – non riescono ancora a proporre vetture ad un prezzo così basso salvo rarissimi casi eccellenti. Sembra di rivivere il boom delle vetture giapponesi degli anni settanta, un fenomeno che mise in seria difficoltà i brand occidentali allora in attività. 
Forse, il simbolo maggiore dello strapotere cinese sul mercato – ancora arginato nel 2023 da marchi come Tesla che vendendo oltre un milione di SUV Model Y mantiene comunque il primato per l’automobile più venduta dell’anno e Fiat che ha mantenuto il primato delle vendite in Italia per undici mesi – si può riassumere in un progetto: quello che un’ottimista casa come BYD ha messo in piedi per trasportare ancora più automobili oltre oceano, fino ai mercati stranieri.
Il produttore cinese avrebbe tra le mani uno dei bastimenti più grandi del mondo per il trasporto di automobili, una nave cargo in grado di trasportare una quantità impressionante di vetture. Con questo mezzo i viaggi per il trasporto di veicoli anche in Europa, dove BYD sta iniziando lentamente ad affermarsi, saranno più fruttuosi. Questo perchè in un colpo solo, si possono portare moltissime unità: ma vediamo insieme questo incredibile trionfo della casa produttrice.
Così BYD conquista l’Europa…
Stando alle notizie che si susseguono dal 10 gennaio, giorno in cui la casa cinese ha finalmente ricevuto il bastimento che trasporterà esclusivamente automobili elettriche, il progetto è stato commissionato alla China International Marine Containers Group e all’armatore Zodiac Maritime dalla BYD stessa, un caso incredibile in cui un marchio, in parole povere, si costruisce da solo la propria nave, finanziandola con le proprie forze economiche. 
Lunga secondo le informazioni in nostro possesso ben duecento metri e larga addirittura trentotto la colossale imbarcazione è in grado di trasportare ben 5mila vetture per volta, circa un migliaio in più della media di questo tipo di imbarcazioni. Non è raro che una nave da cargo viaggi con ancora meno vetture dentro i suoi container con numeri più vicini alle 2.500 – 2.700 unità per viaggio.
L’imbarcazione fa anche la sua parte per limitare l’inquinamento essendo alimentata da un misto di gas liquido e carburante tradizionale che dovrebbe ridurre le emissioni inquinanti almeno secondo i produttori. Stando a quanto riporta Motorbox però i progetto di BYD non è privo di rischi.
Al di là del fatto che per ripagare questo progetto BYD dovrà farne di viaggi, la nave è la prima cargo della storia adattata al traporto di sole auto elettriche, questo ha un significato enorme: “BYD rischiatutto: al primo inconveniente, sarà messa sotto accusa”, l’opinione della rivista online. Una cosa è certa, si tratta di un innovazione. E come tutte le innovazioni, si procede anche rischiando tutto.