Alfa Romeo diventa cinese? La provocazione che sta facendo infuriare tutti

L’Alfa Romeo ceduta ad un brand cinese: una provocazione che ha scatenato bufera sui social ed in seno al marchio italiano

L’Alfa Romeo è di certo uno dei marchi che maggiormente rappresentano l’italianità e soprattutto la sportività, peraltro a costi accessibili. Il marchio del Biscione è un vero e proprio orgoglio del Made in Italy e gli alfisti proprio negli ultimi anni hanno riscoperto l’amore per questo marchio.

Alfa Romeo cinese
Alfa Romeo cinese: che provocazione (Ansa Foto) – Fuoristrada

D’altronde le vetture realizzate negli ultimi anni sono dei veri e propri gioielli, che hanno conquistato non solo gli automobilisti italiani ma quelli di tutta Europa. La Giulia, la berlina italiana, ha dato il via ad una nuova epopea, ad una sorta di rinascita del marchio.

E sullo stesso pianale è poi nato il primo Suv dell’Alfa Romeo, lo Stelvio, con la Tonale che ha sta seguendo il solco del successo dei modelli già citati. “La Giulia, grazie ad un motore pazzesco, è la mgliore auto realizzata negli ultimi anni” la confessione di Marchionne, allora dirigente Fiat, quando fu realizzata l’auto sfruttando il nuovo pianale Giorgio.

E fu proprio l’ex Ceo del gruppo, affezionato al brand, a riportare l’Alfa nel mondo delle corse, con il marchio affiancato alla Sauber in Formula 1.

Alfa Romeo cinese: la provocazione

Orgoglio italiano, dicevamo, tanto da creare una vera e propria bufera sui social la dichiarazione di Maurizio Belpietro, giornalista e direttore de “La Verità” che ha sottolineato come la Volvo, dalla cessione alla cinese Geely, vende più modelli di prima.

Alfa Romeo cinese
Alfa Romeo ai cinesi: la provocazione di Belpietro (Ansa Foto) – Fuoristrada

Ed al solo immaginare un futuro cinese per l’Alfa Romeo ha provocato l’orticaria agli alfisti. Basti pensare che i modelli Volvo sono autolimitati a 180 km/h per una questione di sicurezza, velocità ampiamente superate dalle versioni più estreme dei modelli attualmente in listino.

Belpietro, poi, ha ricordato come l’Alfa Romeo, ceduta alla Fiat anziché alla Ford negli anni Ottanta non si risollevò come si immaginava. Marchio che era entrato nel mirino anche di Audi – peraltro già possiede un’altra casa italiana, la Ducati – con Marchionne che rifiutò l’offerta “per evitare una competizione interna“.

La risposta, più che piccata, è arrivata via social dal capo dei progetti di Alfa Romeo, Cristiano Fiorio.Si può combattere con i fatti, serietà e lavoro il populismo e l’ingoranza – ha attaccato – Belpietro è un ignorante irrispettoso, ha avuto il coraggio di affermare che debba essere venduta ad un brand cinese l’Alfa Romeo” ha poi aggiunto.

Fiorio ha poi ricordato come Alfa Romeo ad oggi produce in Italia il 100% dei modelli, con uno solo all’estero pianificato per il futuro. A differenza di Volvo che produce solo in parte in Svezia le sue auto, con focus su Stati Uniti, Belgio e Cina.

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