L’arrivo della nuova Lancia Ypsilon fa sorgere dei dubbi. La decisione sembra comunque già presa
Le prime immagini hanno già cominciato a circolare, indizio ulteriore che il conto alla rovescia sta per terminare e presto farà la sua apparizione la nuova Lancia Ypsilon. Non conosciamo ancora la data esatta ma il prossimo febbraio verrà presentato il nuovo modello di una delle citycar più vendute in Italia. 
La storia di questa vettura ci riporta al 1986 con il debutto della Y10, la prima compatta premium mai costruita, e l’ultima sotto l’egida dell’Autobianchi. Il risultato fu talmente apprezzato da comportare la produzione di un milione di esemplari, fino al 1995 quando ha lasciato il passo alla Y, capace di vendere 42mila unità in appena due mesi dall’esordio sul mercato.
Per capire di che numeri parliamo basti dire che la FIAT 500 nell’intero 2023 ha distribuito 32.706 esemplari. Inizialmente la Lancia Y era fruibile nelle motorizzazioni 1.1 e 1.2 litri Fire a benzina era il grado di scaricare fino a 54 cv per poi passare agli 80 della Y 1.2 Fire a sedici valvole.
Attualmente sulle nostre strade è ancora in circolazione la versione 2011 della Y, quella basata sulla piattaforma della Panda e della 500, incluse le varianti con propulsore a GPL, metano Ecochic e mild hybrid da 70 cv.
Lancia Ypsilon, quale sarà il suo futuro ?
Ebbene, ora l’interrogativo è il seguente: cosa ne sarà dell’attuale Lancia Y quando uscirà quella nuova? Da quanto si apprende dalle ultime indiscrezioni per un determinato periodo di tempo dovrebbero essere disponibili entrambe. Il motivo è che i due modelli saranno talmente differenti gli uni dagli altri, da poter incrociare le richieste di due tipi di clientela opposti.
Sebbene possa sembrare anomalo che due vetture con lo stesso nome siano fruibili, c’è da dire che non è la prima volta. Già in passato era avvenuto con la FIAT Grande Punto e la Grande Punto Classic e dovrebbe accadere di nuovo con la Panda e la vecchia Panda che verrà rinominata Pandina. 
La vera ragione dietro a questa decisione è da ritrovarsi nell’ottimo riscontro di vendite. Agli automobilisti italiani piace ancora molto la Ypsilon old-style, avendo forme e volumi da city car, ideali per gli spostamenti in città e non solo. Dunque ritirarla il maniera definitiva potrebbe essere più un danno che un beneficio per il marchio. Prova ne è che pur essendo un’auto ormai datata risulta la terza più venduta del 2023.
Altra motivazione riguarda il prezzo. L’auto attuale è tutto sommato accessibile anche a livello economico. Al contrario quella che uscirà sarà non solo più massiccia, ma anche più costosa. Anche in fatto di motorizzazioni, l’impatto non è trascurabile. Con due possibilità (l’elettrico e l’endotermico anche in variante ibrida) si avrebbe la chance di fornire più alternative al consumatore che dunque potrebbe continuare a usufruire di diversi tipi di propulsore.
Questo almeno fino al 2027 quando stando ai piani della Commissione Europea dovrebbe entrare in vigore la classificazione Euro 7, una sorta di ponte verso il 2035 e il progetto di totale elettrificazione.