Fermo dell’auto, in questo caso non ti tange: come evitare il sequestro

E possibile evitare il sequestro del veicolo? Cosa dice la normativa  e come muoversi in un caso del genere.

La domanda che molti si pongono è se è possibile sfuggire al rischio di sequestro della propria macchina. Prima di rispondere è bene chiarire quando ci si può trovare in una situazione del genere. In linea di massima il fermo amministrativo viene disposto della forze dell’ordine quando si ha un debito in essere con un ente pubblico, oppure se si è commessa un’infrazione che lo prevede come pena accessoria, ad esempio la guida senza patente.

Sequestro auto, chi è esentato
Sequestro auto, come evitarlo (Canva) -Fuoristrada.it

Questo è quello che succede normalmente per le vetture di uso privato, ma cosa dice la normativa se il veicolo viene utilizzato per esercitare la propria professione?

Fermo auto, cosa dice il Codice della Strada

A fornire la spiegazione è la Legge 98/2013 all’articolo 52 comma 1 lettera m-bis secondo cui la procedura può essere avviata dall’agente di riscossione previa notifica.  Una volta che il debitore o i coobbligati iscritti nei pubblici registri hanno ricevuto la comunicazione, questi avranno trenta giorni di tempo per mettersi in regola, dopodiché scatterà il “congelamento” del mezzo. E qui veniamo al nostro interrogativo. Se le parti in causa riescono a dimostrare che l’autovettura è “strumentale all’attività di impresa”, allora il provvedimento decade.

Dunque, partendo dalla certezza che per poter ottenere l’esonero è comunque necessario provare che si tratti di un veicolo adoperato per lo svolgimento della propria funzione, va detto che solo due categorie sono tutelate in questo: i professionisti e gli imprenditori. Quindi se si è dipendenti di un’azienda non si potrà usufruire di tale benefit.

Qualcuno potrebbe chiedersi, come mai questa differenza? Essenzialmente perché non è lo spostamento legato a ragioni lavorative a determinarlo, bensì la funzione che ha il mezzo di trasporto. In sintesi, non si evita il sequestro se l’infrazione è stata compiuta andando verso l’ufficio dopo essere partiti da casa, ma solo se si era alla guida di un’auto ad hoc per lo svolgimento della professione, come può essere un furgone per il trasporto delle merci.

Le interpretazioni non sono uniformi

E qui si innesca un altro punto di domanda, come mai solo certi lavoratori possono continuare ad circolare liberamente benché nel torto? Per replicare al quesito faremo riferimento alle Commissioni Tributarie Provinciali che si sono occupate dell’argomento. Ebbene, tale presunto favoritismo sarebbe dovuto alla necessità di tutelare la persona e la sua famiglia. Poniamo il caso che il mezzo da fermare sia un camion utilizzato da marito e moglie per fare il classico mercato di quartiere, bloccarlo significherebbe negare il sostentamento a un nucleo che dipende da esso.

Per concludere facciamo un breve riassunto. Per poter evitare di essere messo sotto sequestro, il veicolo deve essere intestato al debitore o al responsabile dell’infrazione; questi deve essere una partiva IVA o comunque svolgere un’attività imprenditoriale, mentre il mezzo deve essere uno strumento di lavoro.

Sequestro auto, il caso degli avvocati
Sequestro auto, alcune categorie sono esentate (Canva) – Fuoristrada.it

Un’annotazione interessante che fa comprendere come la materia sia aperta a diverse interpretazioni, riguarda l’esclusione dagli avvantaggiati della categoria degli avvocati, questo almeno secondo alcuni giudici che si sono espressi negativi ritenendo per loro non fondamentale l’utilizzo di un mezzo a quattro ruote.

Detto ciò, per essere più sicuri di non vedersi un giorno portare via la propria autovettura, è cosa buona assicurarsi della sua presenza nel Libro dei Cespiti, ovvero quello che contiene tutte movimentazioni relative ai beni di utilità pluriennale.

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