Se vedi quest’auto, scappa via! E’ stata un pericolo per tutti i guidatori

Questa vettura ha la reputazione di una delle più pericolose di sempre: scopriamo cosa c’è di vero in una storia letteralmente terrificante. 

La casa Ford ci ha regalato tante automobili storiche e, in generale, ha molto a cuore l’opinione e la sicurezza dei suoi clienti, ma ci sono stati almeno un paio di casi in cui ha clamorosamente sbagliato i calcoli al punto da mettere a repentaglio la vita stessa dei suoi compratori: un caso lo ricordiamo tutti, era quello dello scandalo della Firestone-Ford Explorer ma non è stato l’unico.

Se vedi quest'auto, scappa via! E' stata un pericolo per tutti i guidatori
Ford – Fuoristrada.it

Quest’oggi parliamo di uno scandalo automobilistico enorme che ha investito il marchio negli anni settanta quando uscì fuori che una vettura apparentemente normalissima, anche di successo per il brand, era in realtà una trappola mortale: l’auto era costruita in modo pericolosissimo, ma andiamo con ordine e scopriamo cosa fece il brand quando scoprì cosa succedeva in caso di incidente.

Introdotta nel 1971, la Ford Pinto era la classica utilitaria destinata agli automobilisti “novellini” costruita nel periodo. Poco costosa e soprattutto molto interessante sotto il profilo stilistico e meccanico, la vettura era nata per stracciare la concorrenza composta soprattutto da AMC e Chevrolet, cosa che in un primo momento riuscì a fare molto bene, prima che uscisse fuori una realtà inquietante.

Trappola mortale

Avete presente la questione degli incendi sulle Tesla? Ford ci ha fatto i conti molto prima, con la sua compatta che, come si scoprì nel corso degli anni settanta, diventava una trappola mortale in caso di incidente anche a velocità molto basse. Nel corso del decennio infatti la NHTSA americana scoprì che il posizionamento del serbatoio del carburante nell’auto era pericolosissimo.

Probabilmente per risparmiare sulla costruzione delle vetture, la Ford aveva montato il serbatoio della Pinto tra l’assale posteriore e il paraurti, cosa che in caso di tamponamento anche a velocità inferiori ai 50 chilometri orari – come dimostrò l’agenzia americana – poteva portare ad un catastrofico incendio, spesso fatale per gli occupanti. Un caso famoso fu quello del giovane Richard Grimshaw, un 13enne che subì gravi ustioni quando successe proprio questo, uccidendo anche la guidatrice della vettura in seguito ad un tamponamento.

In tutto furono almeno 117 le cause legali intestate contro Ford mentre le fonti parlano di centinaia di incidenti fatali o con gravissime ferite per i passeggeri: tutto questo costò a Ford milioni e milioni di Dollari, sicuramente più di quanti ne sarebbe costata una progettazione dell’auto più attenta. Anche se le vetture vennero poi richiamate e sistemate, nessuno nel 1980, anno di fine produzione, nutriva più fiducia nell’auto più pericolosa della storia.

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