Mai visto nulla di simile: succede tra le strade di Italia, è record mondiale

In Italia non è mai stato rintracciato niente del genere, ma adesso le cose sono cambiate. Ecco di cosa si tratta.

L’Italia è uno dei Paesi più importanti al mondo. Lo dice la storia, la tradizione e il passato dello stivale, che fra gli oscuri avvenimenti del periodo fascista e della mafia, delle brigate nere e rosse, ha avuto uno spazio gigantesco composto da sculture varie, quadri indimenticabili e progetti semplicemente invidiabili.

pista ciclabile a torino
E’ successo in Italia (fuoristrada.it – Canva)

Tutto questo ha rappresentato la Nazione europea che è conosciuta anche per l’eccellente cibo. E ancora una volta è stato fatto in Italia qualcosa di nuovo e mai visto prima. E’ successo in mezzo alle nostre strade.

Certo, in questa precisa occasione non è esattamente qualcosa di cui andare fieri, per quanto si possa trattare benissimo di un record mondiale. Ma, a nostro avviso, è stato tutt’altro che voluto e desiderato. E infatti non sono mancate battute e sarcasmo a volontà per quanto successo. Non poteva andare molto diversamente, dopotutto.

E’ la prima volta che succede: di cosa si tratta

Quello che abbiamo introdotto poco fa è il risultato di una pista ciclabile cortissima, che molti considerano addirittura la più corta al mondo, e che è stata avvistata in Italia. E’ lunga meno di 1 metro, praticamente ci possono stare dentro al massimo due biciclette…e non di certo in movimento. Tale creazione, se così vogliamo chiamarla, è stata rintracciata nel quartiere San Donato di Torino. Precisamente in piazzale Umbria, dove c’è un corso in cui incrocia via Livorno.

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Pista ciclabile cortissima in Italia a Torino (fuoristrada.it – Canva)

La realizzazione è di colore rosso, realizzata con materiale drenante e circondata dalle tipiche pietre del marciapiede. Si tratta di un tratto destinato alle biciclette, in mezzo alla piazza, anche se lontana dai due tratti di pista ciclabile esistenti. Ma perché è stata creata? Dovrebbe rappresentare un progetto di riqualificazione della zona di corso Umbria grazie ai fondi del Pon metro.

Dato che dalle parti della mini pista c’è un chiosco, in cui la pista stessa avrebbe fatto da raccordo, e il bordo strada è utilizzato da una fermata dei pullman Sadem, l’idea è stata quella di fare intendere ai ciclisti che la notano che la pista può essere percorsa pur non essendo tracciata. Anche se è evidente che non sia molto visibile. Non è sicuramente fra le idee più illuminanti del 2023, ma ha comunque un senso la sua esistenza. Certo, per capirla c’è bisogno di ingegnarsi un po’ troppo, ma questo è un discorso che evidentemente a chi gestisce la viabilità di Torino non interessa più di tanto.

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