Lo sciopero negli USA ha avuto una conseguenza: i brand americani? Non lo vogliono più fare!

Anche se è terminato con una “tregua” lo sciopero devastante che ha colpito i brand americani produttori di auto più potenti e ricchi del paese non è stato indolore: la drammatica conseguenza è chiara. 

Quando uno sciopero colpisce un marchio costruttore, si crea una sorta di guerra di logoramento: da una parte gli operai che non lavorano, finché le loro richieste non vengono accolte, dall’altro un colosso economico che senza manodopera perde denaro ad ogni momento che passa. Lo sciopero del sindacato UAW contro i marchi americani che comprendono Ford e General Motors è finito ma non è stato né indolore né è durato poco.

Le conseguenze dello sciopero sono devstanti
Ecco come le case produttrici reagiranno adesso (Canva) – Fuoristrada.it

Stando ai resoconti degli economisti, prima di arrivare a patteggiare una risoluzione riguardante lo stipendio dei lavoratori che stavano protestando, marchi come la General Motors sono arrivati a perdere milioni di Dollari su base settimanale in quello che rimarrà nella storia come uno degli scioperi di maggior portata del mondo dell’automobilismo passato e presente. Le conseguenze? Si stanno facendo sentire.

A provarlo un’indagine della stampa americana che ha tastato il terreno tra i CEO delle compagnie coinvolte nello sciopero che ora per assorbire le perdite subite durante questi mesi di dura battaglia sindacale potrebbero rinunciare ad una delle spese più rivelanti per un marchio a stelle e a strisce che avrebbe un significato enorme vista la situazione in cui si trovano.

Niente pubblicità…

Secondo un articolo scritto da Benzinga che analizza le perdite subite dai tre grandi brand coinvolti nello sciopero, nello specifico parliamo di Ford, General Motors e Gruppo Stellantis ben due marchi su tre rinunceranno molto probabilmente ad acquistare gli inserti pubblicitari per il Super Bowl, un evento di portata internazionale fondamentale per promuovere le automobili dei marchi.

Sindacati UAW in sciopero
Alla fine il sindacato ha avuto quello che chiedeva: il prezzo è stato pesante (Ansa) – Fuoristrada.it

Sembra una sciocchezza ma dovete entrare nell’ottica degli americani, per cui questo evento è fondamentale, forse l’unico paragone che possiamo darvi è una finale di Champions League con la vostra squadra del cuore. E infatti un inserto pubblicitario di 30 secondi al Super Bowl del 2024 che si terrà a febbraio del prossimo anno costa tra i 6 ed i 7 milioni di Dollari, una bella spesa che non tutti sono pronti a sostenere.

“Se vedrete un annuncio di Ford al Super Bowl, vendete le nostre azioni subito”, sembra aver addirittura detto Jim Farley, CEO di Ford che ha intenzione di dirottare questi fondi verso altre questioni più urgenti. Stessa politica tenuta da General Motors che parla di: “Una campagna di investimenti più oculata”. Stellantis invece sembra comunque intenzionato a far parlare di se con qualche spot in occasione dell’evento, partecipando nonostante le perdite. Vedremo quale strategia pagherà a lungo termine.

Gestione cookie