Nuova mazzata per i cittadini italiani. Prezzi altissimi sull’assicurazione dell’auto. Tutti i dettagli che preoccupano gli automobilisti.
Tra le voci che impattano maggiormente sul costo di mantenimento dell’automobile non può che figurare l’assicurazione. Per “consolarsi”, almeno in parte, dal pagamento obbligatorio della RC Auto si è avuta almeno sino ad ora la possibilità concreta di risparmiare sulla cifra scegliendo con cura tra le tante polizze messe a disposizione, selezionando quella più conveniente e adatta alle proprie esigenze. Fino a questo momento, appunto: ammortizzare i costi infatti è diventato sempre più difficile. 
Negli ultimi mesi siamo purtroppo stati tristemente abituati a leggere di rincari e rialzi praticamente in ogni settore. Il fatto che anche il costo dell’assicurazione auto sia aumentato a dismisura non è dunque sorprendente se rapportato al difficile momento economico che il nostro paese sta attraversando. Ci sono degli aspetti, però, che rendono la questione ben più preoccupante, e, per certi versi, diversa rispetto a quanto visto sino ad ora.
RC Auto, i costi lievitano
Nonostante difficoltà economiche, complicate situazioni internazionali, stravolgimenti politici e aumenti in ogni settore infatti il costo della polizza RC Auto nell’ultimo decennio era progressivamente diminuita ed era riuscita a mantenere un andamento costantemente positivo. Un toccasana per le tasche dei cittadini, che pur dovendo pagare un premio oneroso riuscivano comunque a sentire un netto miglioramento anno dopo anno. La tendenza però ora si è invertita, come emerso dai dati ISTAT relativi al 2023.
Per la prima volta dal 2012 infatti i premi di assicurazione ricominciano ad aumentare. Oggi gli automobilisti pagano il 3% in più rispetto allo scorso anno. Un aumento che si è sviluppato progressivamente nel corso degli ultimi mesi.
Nel 2022 il premio medio era rilevato a 124,80. Dal Marzo di quest’anno, invece, il prezzo è cresciuto continuamente. Prima la nuova media è stata fissata a 126,67. La cifra è cresciuta ulteriormente nel mese di Giugno ( 128,31 euro) per poi arrivare ai 129,83 euro segnalati lo scorso mese. Una crescita consistente che dalle compagnie viene attribuita agli effetti dell’inflazione e all’aumento del numero di incidenti (anche questo dato dopo il ribasso della pandemia è tornato pericolosamente a risalire).
La spiegazione non sembra però convincere troppo gli automobilisti, che chiedono maggiori spiegazioni e dal canto loro lamentano una spesa ben maggiore rispetto alle attese. Risparmiare, come detto, e trovare proposte convenienti è diventato sempre più difficile. Per i cittadini è l’ennesima mazzata, in un periodo dove le loro tasche sono già messe a dura prova .