Prezzo carburanti, l’ultima novità è stupefacente: stangata per gli automobilisti

Il prezzo dei carburanti è troppo alto, e sta mettendo davvero in difficoltà tante persone. Una situazione sempre più complessa.

Il caro carburante preoccupa ormai da qualche anno milioni e milioni di automobilisti. I governi di tutto il mondo sono praticamente costretti a vedere alcune misure cautelative, onde evitare che davvero il prezzo – in costante ascesa – raggiunga livelli tutt’altro che rassicuranti.

Prezzo carburanti, l'ultima novità è stupefacente: stangata per gli automobilisti
Carburante – Fuoristrada.it

La cosa peggiore di questo mondo, però, è che trovare una soluzione effettiva in breve tempo è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché sono gli stessi esseri umani a non aiutare in tal senso.

Non parliamo di decisioni legate al carburante; ma di guerre, conflitti che minacciano la vita di tutti e cambiano anche il modo di vivere di ogni singolo cittadino. Lo abbiamo visto concretamente con la guerra in Ucraina, con il coraggioso popolo guidato da Zelenski a difendersi dalla Russia. E, purtroppo, lo stiamo vedendo anche fra Israele e la Palestina.

Guerra fra Israele e Palestina: ne risente anche il carburante

Una situazione di forte tensione in Medio Oriente, soprattutto dopo quanto avvenuto nelle ultime ore. Ciò potrebbe avere un effetto concreto anche sul prezzo dei carburanti. Quello che sta accadendo tra Israele e Hamas potrebbe dare il via a nuovi rincari del costo di diesel e benzina. Anche perché la guerra sta già facendo sentire le prime conseguenze economiche sulle quotazioni di greggio e gas. A Londra le contrattazioni per il Brent si sono assestate intorno agli 87,4 dollari al barile, con picchi di 90$ durante le sessioni notturne.

carburante in aumento
Caro carburante, con la geurra fra Palestina e Israele la situazione potrebbe nuovamente peggiorare (fuoristrada.it – Pixabay)

La situazione legata al gas non è tanto diversa; in Olanda, ad Amsterdam, sono stati raggiunti i 41 euro in apertura, con un +7% rispetto ai giorni scorsi. Il prezzo del petrolio si sta alzando, e conseguentemente potrebbe arrestarsi il trend in discesa riscontrato recentemente. La guerra tra Hamas e Israele rischia di accelerare il processo, il che significherebbe un innalzamento brusco del greggio e dei lavorati. Al momento, secondo gli ultimi rilevamenti dell’Osservatorio del Mimit, che si basa sui prezzi comunicati dai gestori italiani, i prezzi medi si aggirano sui 1,948 euro/litro per la benzina e 1,917 euro/litro per il gasolio. Si tratta di un calo di 27 e 15 millesimi.

Il carburante servito è sopra i due euro sia per la benzina che per il diesel. In autostrada il servito arriva a superare quasi i 2,2 euro/litro per entrambi i carburanti. Il gas naturale è meno pesante: 0,718 euro per il GPL e 1,396 per il metano. Il Gnl si attesta sull’1,285 euro/Kg. Insomma, questa è la situazione attuale. Ma come sappiamo, anche a causa dei conflitti che stanno segnando il mondo, la situazione può vertiginosamente cambiare da un momento all’altro.

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