Sembra che queste due vetture elettriche non stiano vendendo come si pensava, in barba alla transizione elettrica e ai desideri dei clienti. Il marchio non sa più che pesci prendere.
A volte, il progresso non viene accettato subito dalle persone che dovrebbero acquistare le nuove invenzioni di qualcuno, volendo restare in tema automobili elettriche, ricordate tutti che l’inventore Nikola Tesla venne inizialmente accantonato quando proporre nuove soluzioni per impiegare la corrente sui dispositivi. Bello vedere che dopo anni gli viene riconosciuta la sua genialità con un marchio dedicato alla sua memoria da Elon Musk. 
Una casa produttrice americana però sta scoprendo in queste ore che forse non tutti i compratori di automobili sono, allo stesso modo, pronti ad accettare la nuova tecnologia delle automobili elettriche. La prova è il fatto che alcuni modelli nuovi di zecca non stanno vendendo per niente bene, al punto da spingere la casa produttrice a sospenderne la produzione.
Non si tratta di un caso unico, dopo tutto anche importanti aziende come Stellantis o Volkswagen si sono trovate costrette a periodi alterni a sospendere la produzione di alcuni veicoli elettrici sul loro listino perchè non sembravano così richiesti dalla clientela. Forse ci sono troppe auto offerte nello stesso settore di mercato o forse, c’è ancora troppa poca fiducia nelle tecnologie rinnovabili.
Una pessima situazione…
Questa volta è toccata al colosso General Motors e non poteva succedere in un momento peggiore dato che il brand – si dice – ha perso il 7% del suo utile per via di uno sciopero enorme che sta coinvolgendo migliaia di dipendenti in tutti gli Stati Uniti. Il marchio americano ha dovuto capitolare sospendendo la produzione di due nuovi pick-up elettrici che non sono affatto richiesti dai clienti. 
I veicoli in questione non sono nemmeno due nomi come gli altri: si parla infatti del GMC Sierra e della Chevrolet Silverado in versione elettrica. Il lancio sul mercato di questi mezzi – e la conseguente produzione – sono stati rimandati perché non ci sono abbastanza richieste da parte dei clienti. Un vero peccato, considerando quanto il marchio ha investito sui due veicoli capaci di erogare potenze superiori ai 700 cavalli per 600 chilometri di autonomia media.
Prodotti per anni in versione “tradizionale” questi due veicoli sembrano destinati a non essere costruiti più almeno per un bel periodo di tempo. Ma per il momento comunque con lo sciopero che impazza viene da chiedersi se il marchio americano sarebbe riuscito a mantenere un ritmo produttivo sufficiente anche se ci fosse stata molta richiesta per questi veicoli. Domande senza una risposta.