Ricordate questa auto? È stata il sogno degli italiani degli anni ’70, ora compie 50 anni

Il mondo dell’automobilismo celebra uno dei più grandi miti della sua storia. Gli italiani se la ricorderanno bene.

Il mondo dell’automobilismo è quanto più di straordinario possa esserci dal punto di vista storico. Può sembrare strano parlare di storia e abbinarla alle automobili, ma meno di quanto si possa pensare. L’umanità, nel corso della sua fragile ma intensa esistenza, ha dimostrato di creare legami su legami, anche con gli oggetti.

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Quest’auto in Italia non se la dimenticano: i dettagli (fuoristrada.it – Canva)

Una capacità pressoché unica, e che ha coinvolto molto presto anche le vetture a quattro ruote. Che da ‘semplici’ mezzi di trasporto sono ben presto divenuti parte della nostra vita.

Non solo in quanto automobilisti, ma pure in quanto membri di una società. E così è nata la passione per le auto, che scinde totalmente dalla loro utilità per strada, e che nel 2023 conta davvero tantissimi appassionati sparsi un po’ in tutto il mondo. Amanti di veicoli come quello che andremo a vedere: semplicemente unici.

Una leggenda a quattro ruote: gli italiani se la ricordano bene

Compie cinquant’anni una assoluta leggenda del motorsport: la Lancia Stratos. Mezzo secolo per un’icona estetica, di tecnica, di meccanica e di velocità. A fine settembre del 1973 iniziava il suo magico racconto, che l’ha ben presto resa un’icona assoluta dell’automobilismo e dei rally. Un modello così pregiato non può e non deve essere dimenticato, e infatti il circuito di Remparts d’Angouleme ha organizzato un apposito evento; qui possiamo trovare numerose auto d’epoca, mostre e raduni d’eccezione.

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Lancia Stratos, 50 anni di una leggenda (fuoristrada.it – FCA Heritage)

Fra gli ospiti è presente anche Bernard Darniche, che conosce la Stratos meglio forse di chiunque altro: l’ex pilota conquistò due campionato europei di rally e quattro delle sette prove vinte in carriera nel mondiale di rally. Ma cos’aveva di tanto speciale la Stratos? Oltre alla particolarissima forma a cuneo, il suo era un progetto davvero unico. Era infatti stata progettata esclusivamente per partecipare ai rally. Il motore, un 6 cilindri a V della Dino 246 Ferrari, era la chicca più gustosa di un’automobile che si presentava già alla grande al resto del mondo. Non si parla, però, mai abbastanza degli interni.

Erano completamente centrati sul guidatore e pensati per ottenere risultati importanti. C’erano solo due posti e due vani per i caschi da corsa (elemento presete pure per quanto permane la versione stradale). La Stratos non ci mette molto per dipingere con una penna indelebile il suo nome nella storia dell’automobilismo: conquista tre rally di Montecarlo di fila, 3 mondiali costruttori consecutivi e 3 titoli piloti nel campionato europeo. Con Sandro Munari, poi, arriva anche la Coppa FIA Piloti Rally.

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