Follia in F1, il gestaccio del pilota al team avviene in diretta: l’hanno visto tutti

Il Gran Premio del Giappone di F1 non ha regalato troppe emozioni, ma nel finale è accaduto qualcosa di pazzesco. Che immagine.

Il mondiale di F1 ha fatto tappa a Suzuka, con la Red Bull che ha vinto il sesto tiolo mondiale costruttori della sua storia. Il team di Milton Keynes non ha rivali, anche se solo Max Verstappen fa la differenza, mentre Sergio Perez annaspa in una mediocrità alla quale è ormai abituato, anche in modo inspiegabile visto il mezzo tecnico a disposizione.

F1 che caos
F1 immagini pazzesche (ANSA) – Fuoristrada.it

Dietro alla RB19 #1 c’è infatti il vuoto, con la Red Bull che su queste monoposto di F1 ad effetto suolo ha fatto la differenza. Tra le squadre più in crisi, nonostante dei mezzi economici non da poco, c’è anche l’Alpine, che ormai è crollata e che in Giappone ha dato spettacolo in senso negativo. Ecco cosa è successo tra i due piloti.

F1, caos totale in Alpine tra Gasly ed Ocon

In F1 il primo avversario è sempre il compagno di squadra, e di questo devono essersene accorti al meglio in casa Alpine, visto che dopo la gara si è scatenato il caos. A dire la verità, gli episodi contorti sono nati da prima della bandiera a scacchi, dal momento che nel finale, a Pierre Gasly è stato chiesto di cedere la posizione ad Esteban Ocon, facendo scivolare l’ex AlphaTauri al decimo posto.

Pierre Gasly furioso con l'Alpine
Pierre Gasly dito medio – Fuoristrada.it

L’ingegnere di pista di Gasly è stato molto duro con il suo pilota, dicendogli che si trattava di istruzioni dal muretto da seguire senza discutere, affermando anche che ci sarebbero state discussioni solo dopo il traguardo. Pierre si è infuriato e, come vedete da questa immagine, ha rifilato un bel dito medio alla sua squadra in diretta televisivia, un gesto che di sicuro non sarà affatto gradito dal suo team.

Il 2023 è l’ennesimo anno da incubo per l’Alpine, con gli scarsi risultati che hanno portato alla cacciata del team principal Otmar Szafnauer e del CEO Laurent Rossi. Non bastano i due podi ottenuti, con Ocon che ha chiuso terzo a Monte-Carlo e Gasly che ha fatto altrettanto a Zandvoort. Purtroppo però, il confronto con le rivali dirette è stato molto negativo, visto quanto fatto da McLaren ed Aston Martin.

Il team di Woking era partito malissimo, con la MCL60 che pareva la peggior monoposto della storia in F1 della McLaren. In seguito però, sono arrivati degli sviluppi mostruosi che hanno messo le ali a questa vettura, che ora è la seconda forza in campo. Meglio ancora aveva fatto l’Aston, che era partita, grazie anche ad un Fernando Alonso scatenato, come seconda forza, anche se è poi decisamente calata a seguito di upgrade non funzionanti.

L’Alpine è sicuramente quella messa peggio, ed è solitaria nel suo sesto posto nel mondiale costruttori. Due anni fa, Ocon vinse in Ungheria, e le nuove regole sull’effetto suolo sarebbero potute essere quelle in grado di far fare un salto in avanti al team di Enstone, ma non si è riusciti ad uscire dal limbo. La situazione è sempre più critica.

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