Disastro in Formula 1, il campione non le manda a dire: l’attacco è diretto al suo team

Il campione di Formula 1 non si trattiene dopo il disastro avvenuto nell’ultimo GP di Singapore: ecco cosa ha detto al team.

Per i tifosi della Ferrari e per i fan italiani, il GP di Singapore è stato una piacevole parentesi, uno spiraglio di luce in una stagione altrimenti completamente buia. La monoposto di Maranello in questa stagione è sembrata ben al di sotto non solo della Red Bull – dominatrice incontrastata – ma anche della Mercedes e della Aston Martin.

alonso attacco aston martin
Il campione di F1 furioso con il suo team: duro l’attacco dopo il disastro – Ansa Foto – Fuoristrada.it

Fino allo scorso anno le colpe ricadevano tutte su Binotto ed è stato proprio lui a fungere da capro espiatorio per gli insuccessi degli ultimi anni. Nonostante il cambio dirigenziale, però, i risultati non sono cambiati e se possibile sono addirittura peggiorati. Non ci sono stati cambiamenti nemmeno sull’involuzione evidente di Charles Leclerc e sulla crescita di Sainz. Attualmente i valori all’interno del box sembrano chiari: il monegasco paga rispetto al compagno di scuderia e non riesce quasi mai a mettergli le ruote davanti.

Domenica invece tutto è andato per il meglio: Carlos Sainz ha dominato la gara e ottenuto il primo successo stagionale per se stesso e per la Ferrari. Segnali incoraggianti anche da Leclerc, il quale però non è riuscito ad arrivare a podio ed è stato sopravanzato sul più bello da Lewis Hamilton, capace di prendersi il terzo posto anche nella classifica mondiale.

Il risultato non mette in crisi certo la Red Bull, capace di vincere 14 su 15 Gp stagionali, con il suo numero uno in grado di ottenere un filotto di 12 successi. A meno di clamorosi e improvvisi cataclismi (l’olandese non dovrebbe più fare punti e Perez vincere tutte le gare o quasi), l’esito del campionato è già scritto: Verstappen e Red Bull saranno campioni del mondo nuovamente per il terzo anno di fila.

Disastro in Formula 1, la rabbia del campione spagnolo: l’attacco diretto al team

Con una Red Bull stranamente non in forma, tutti si sarebbero aspettati che ad approfittarne potevano essere la Aston Martin o la Mercedes. Anche perché prima del Gp Fernando Alonso (sempre più sorprendente) sembrava convinto di poter ottenere il primo successo con la monoposto britannica e tornare così alla vittoria dopo 10 lunghi anni.

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Alonso sognava la prima vittoria dopo 10 anni ed invece è incappato in una giornata nera – Ansa Foto – Fuoristrada.it

Per lo spagnolo è stato invece un weekend nero. Non solo per problemi durante le qualifiche è partito dal settimo posto in griglia, ma delle problematiche di aderenza e retrotreno non gli hanno consentito di guidare come avrebbe voluto ed ha concluso la gara al 15° posto, fuori dalla zona punti. Per il due volte campione del mondo si è trattato della prima volta in stagione fuori dalla top ten e del primo risultato negativo in assoluto. A causa di questa disastrosa domenica ha perso punti importanti e anche il podio della classifica generale in favore di Hamilton.

Furioso per le problematiche riscontrate, Fernando Alonso ha prima attaccato il team in gara per avergli dato una monoposto “inguidabile”, quindi si è infuriato quando gli hanno sbagliato il cambio gomme durante la penalità scontata ai box. A fine gara Alonso non ha usato mezzi termini e alla stampa ha dichiarato: “È stata una serata estremamente difficile, tutto quello che poteva andare storto è andato storto per noi. È meglio che sia successo tutto in un colpo solo, e non dimentichiamo che si tratta della nostra prima gara senza punteggio dell’intera stagione”.

Il pilota iberico è poi entrato nel dettaglio delle problematiche, aggiungendo: “Ovviamente non abbiamo ancora le risposte, ma dobbiamo migliorare per il Giappone. Non abbiamo avuto il ritmo che speravamo, con ancora molti errori ai box, pit stop lenti e traffico”. Per quanto riguarda le problematiche riscontrate in gara, Alonso ha chiarito che l’andamento non è collegato alla nuova direttiva tecnica della FIA.

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