Le automobili elettriche fanno ancora tanto discutere, come dimostra l’ultimo allarme davvero preoccupante.
Nonostante nel 2035 sia stato deciso che deve avvenire la transizione elettrica e allo stesso tempo il bando per le vetture alimentate a benzina e diesel, le vetture a zero impatto ambientale lasciano ancora molte perplessità ad automobilisti e addetti ai lavori. Sono ancora tante, tantissime le domande che le persone si fanno riguardo al mondo dell’automobilismo che verrà. 
Dopotutto si tratta di una nuova tecnologia molto meno conosciuta rispetto alle motorizzazioni tradizionali che ancora oggi sono veramente molto diffuse in ogni angolo del globo.
Venendo all’elettrico, però, una news in particolare rende i modelli a zero emissioni preoccupanti. Non parliamo né di batterie e tantomeno di ricariche. Bensì di un’altra questione che sicuramente piacerà molto poco ai possessori di queste nuove vetture a motore. Vediamo qual è il punto.
Auto elettriche, la notizia allarma: ecco perché
Ciò che preoccupa moltissimi cittadini in queste ultime ore, e non solo, riguarda il fatto che a quanto pare riparare la carrozzeria di un’automobile elettrica costa fra il 18 e il 30% in più rispetto ad una vettura a benzina o a diesel. Lo sostiene Fedecarrozzieri, associazione delle autocarrozzerie italiane. Quest’ultima ritiene che “le auto elettriche, appena entrano in una carrozzeria, devono essere messe in sicurezza, e per farlo al meglio occorre che ci sia almeno un addetto abilitato con patentino Pes-Pav. Una procedura che inevitabilmente comporta spese maggiori per gli operatori e quindi per i proprietari di auto”. 
Una questione che fa felici veramente poche persone. Senza dimenticare poi la questione dell’elettronica, particolare che caratterizza le automobili a zero impatto ambientale e che determina attività più lunghe e costose per smontaggio, rimontaggio, sostituzione, programmazione e infine ricalibrazione. Per alcune vetture elettriche di nuova generazione si registra un 60% di elettronica in più rispetto alle vetture tradizionali. Le carrozzerie devono evolversi e aggiornarsi continuamente per resistere al cambiamento del mercato. La grande necessità è quella di ricorrere a personale sempre più specializzato e ad una strumentazione sempre più complessa, con un incremento non indifferente dei costi a loro carico.
Ciò determina infine un aumento esponenziale dei costi di riparazione delle auto.Il Presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli, ha dichiarato: “Chiediamo al Governo di intervenire per tutelare la categoria degli autocarrozzieri, anche attraverso interventi mirati tesi a combattere illegalità, abusivismo e attività improvvisate che eeguono lavori non in regola e che mettono a rischio sicurezza stradale e incolumità degli automobilisti”.