Panda a rischio: Fiat lancia l’allarme

Fiat Panda, uno dei modelli più iconici di sempre della Fiat, potrebbe essere a rischio? Cerchiamo di vederci chiaro.

La Fiat panda è certamente una della utomobili italiane ed europee più importanti di sempre. Le sue stesse caratteristiche, tanto commerciali quanto estetiche e teniche, l’hanno resa universalmente riconosciuta come vettura apprezzatissima e difficilmente criticata. Costi contenuti, resistenza fuori dal normale, affidabilità notevole e versatilità straordinaria.

fiat panda a rischio
Fiat panda (fuoristrada.it)

Alcune delle peculiarità di un mezzo che nel corsod el tempo è diventato davvero un mito assoluto, anche su internet. Proprio per questo abbiamo deciso di riportare le ultime news che riguardano tale automobile.

Novità che forse non a tutti faranno piacere, anche perché di mezzo potrebbe andarci il futuro stesso della mitica Panda. Cosa sta succedendo? In questo articolo tenteremo in ogni modo di scoprirlo, cercando di comprendere cosa effettivamente potrebbe preoccupare di qui in avanti.

Fiat Panda a rischio? Cosa sta accadendo

Fiat Panda a rischio? Sì, se gli standard Euro 7 dovessero comportare costi di sviluppo e produzione troppo elevati, in particolare per le fabbriche italiane. Come sappiamo molto bene, le normative sulle emissioni continuano ad essere al centro delle discussioni tra politica e settore automotive. I nuovi standard non sono visti di buon occhio dalla stragrande maggioranza dei marchi automobilistici; quest’ultimi lamentano proprio costi elevati in vista della già decisa transizione elettrica.

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Tavares, CEO Stellantis (fuoristrada.it – Ansa)

A lanciare un nuovo allarme ci ha pensato Carlos Tavares, CEO di Stellantis, che ha citato addirittura la Fiat Panda per mettere in luce il problema produttivo del nostro Paese. Durante l’incontro con la stama, in seguito al meeting con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, Tavares ha ricordato che “continuare a sostenere regolamenti che portano ad un aumento dei costi, porterà la Panda alla fine della sua storia. Non è nell’interesse dell’Italia, ma il nuovo regolamento mette in pericolo la Panda”. Dichiarazioni che di sicuro non faranno sorridere i milioni di appassionati di una vettura semplicemente iconica.

Il manager portoghese ha anche evidenziato come l’Italia non dovrebbe sostenere le normative Euro 7, ed il motivo è legato propri oai rischi che questi standard comporterebbero per la filiera produttiva: “L’Italia non può sostenere politiche volte a restringere l’utilizzo delle auto, o addirittura che ne possano ridurre l’accessibilità. Se si vuole mantenere un’industria manifatturiera in Europa, non possiamo sottostare a ciò”. Vedremo se qualcosa cambierà in futuro. Non si può però dare per certa la presenza della panda nei prossimi anni, se le cose stanno così.

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