Sei nel mezzo di un viaggio lungo e proprio nella zona più deserta ti viene di andare in bagno? Cosa succede se ti beccano: multa salatissima.
Quando si parte per un viaggio in auto si prendono tutte le dovute precauzioni e chiaramente prima di mettersi in viaggio si cerca di andare in bagno per evitare di trovarsi nell’esigenza di dover cercare una soluzione di comodo durante il tragitto. Ci sono volte in cui, però, il bisogno fisiologico non è preventivabile ed in cui ci si trova nell’emergenza di dover assolvere alla necessità. 
Chiaramente se il bisogno in questione non è legato ad un malessere intestinale, il guidatore cercherà di giungere alla stazione di servizio più vicina, ma cosa succede quando il bisogno è impellente e non c’è modo di raggiungere la successiva o la precedente stazione di servizio in modo rapido? Si tratta chiaramente di un problema che gli autisti hanno vissuto in prima persona e c’è anche chi – come palesato da alcune testimonianze dei corrieri contro Amazon – si è dovuto arrangiare con oggetti di fortuna che si trovavano dentro l’abitacolo. Solitamente, però, si predilige scendere dal mezzo e sfruttare la copertura offerta dalla vegetazione a bordo strada.
Stiamo parlando di casi eccezionali, in cui la persona è costretta a liberare la vescica per non sentirsi male o semplicemente per non farsela addosso. C’è chi come detto s’infratta e chi invece non si pone più di tanto il problema e lo fa dove capita. In questo secondo caso, oltre a sporcare un luogo in cui camminano e si potrebbero appoggiare tante persone, si corre il rischio di mostrare le proprie nudità in pubblico e di scandalizzare oltre che schifare il passante di turno.
Se liberi la vescica in un luogo pubblico cosa rischi?
Dov’è in questi casi il confine tra lecito e illecito? Dove finisce l’emergenza occasionale e inizia la semplice violazione della legge? Allora, per quanto riguarda l’espletazione in un luogo appartato e lontano dal suolo cittadino, non sussiste alcun tipo di reato o di illecito amministrativo. Per quanto riguarda invece la persona che si libera in strada le cose sono differenti. 
Fino a qualche anno fa, l’atto di fare pipì in strada veniva punito come reato, non solo danneggiamento e imbrattamento di cose altrui (reato che vale anche nel caso in cui il padrone di un cane gli permetta di fare pipì sui muri o sui portoni) ma anche come atto osceno e contrario alla decenza pubblica. Insomma il rischio era decisamente elevato, ma nel 2016 c’è stata una depenalizzazione degli atti oscenti e di quelli contrari alla decenza in luogo pubblico. Adesso dunque, un uomo beccato a liberare la vescica in strada non rischia più la pena carceraria ma solo una sanzione amministrativa che in base ad una sentenza della Corte di Cassazione dello scorso anno va dai 59 ai 304 euro.