Scandalo biocarburanti, interviene l’Antitrust: falsati i prezzi, l’indagine sulla pratica scorretta

Incredibile scandalo che ha toccato i biocarburanti, con l’Antitrust che è dovuto intervenire per poter interrompere la pratica.

Attualmente si sta provando in tutti i modi a cambiare completamente il mondo delle automobili, soprattutto per fare in modo tale che si possa arrivare a produrre vetture molto meno inquinanti. L’elettrico ha assunto sempre più rilevanza, ma non tutti pensano che questa possa essere la via corretta.

Scandalo dei biocarburant
L’indagine dell’Antitrust sui biocarburanti – fuoristrada.it

Di recente infatti si è discusso moltissimo sull’utilizzo dei biocarburanti a impatto zero, in modo tale da poter continuare a utilizzare la benzina, ma allo stesso tempo senza dover inquinare l’ambiente. Si tratta indubbiamente di una soluzione che farebbe contenti tutti, da un lato i puristi dei motori prestazionali e termici e dall’altra chi ha molto a cuore l’ambiente.

Sono moltissime le competizioni sportive che ormai si affidano a questo tipo di carburante, anche se i costi, come è stato citato a inizio anno del Mondiale WEC per la 1000 Miglia di Sebring, è di oltre 6 Euro al litro. Dunque non si può di certo pensare che possa essere possibile importare a livello mondiale questo carburante unico nel mondo di tutti i giorni, ma esistono comunque dei carburanti ecologici.

I biocarburanti infatti permettono non soltanto di essere meno impattanti sull’ambiente, ma anche sul veicolo che gode di maggiore pulizia. Purtroppo alcune compagnie petrolifere non sembrano aver lavorato nel modo più trasparente possibile e infatti i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Antitrust indaga su 8 compagnie petrolifere: nato da una segnalazione

A far scattare l’indagine dell’Antitrust ci ha pensato una segnalazione che ha preferito rimanere anonima, con quest’ultima che ha spiegato come ci fosse un atteggiamento scorretto da parte di otto compagnie petrolifere. In pratica le varie società si accordavano per il costo complessivo dettato dagli obblighi di miscelazione del biocarburante all’interno di benzina o gasolio per autotrazione.

Prezzi del biocarburante
Accordi sul biocarburante per otto compagnie petrolifere – fuoristrada.it

In questo modo dunque tutte quante potevano venderle allo stesso prezzo a prescindere dal costo di mercato che era sostenuto da ogni singola compagnia petrolifera. Gli scambi e le segnalazioni di informazioni giungevano tramite diversi annunci sul giornale Staffetta Quotidiana, con ENI che avrebbe dato il via all’operazione nel gennaio del 2020.

L’Antitrust dunque ha spulciato tutti i numeri di Staffetta Quotidiana, partendo addirittura dal 2019 e sono stati trovati ben 16 articoli che sono un chiaro riferimento ai prezzi di 8 compagnie petrolifere. Si trattano di ENI SpA, Esso Italiana Srl, Saras SpA, Kuwait Petroleum Italia SpA (ovvero Q8), Tamoil Italiana SpaA, Iplom SpA, Repsol Italia SpA e infine Italiana Petroil SpA (ovvero IP).

Al momento non ci sono ancora delle sentenze che condannano o assolvano l’atteggiamento delle otto compagnie petrolifere, con l’Antitrust che spiega in una nota, riportata da sicurauto.it, come l’obiettivo fosse quello di evitare una reciproca concorrenza. L’Antitrust ha già ispezionato la sede del giornale per poter chiarire la vicenda riguarda alle possibili violazioni.

A parlare è stato però direttamente anche Giovanni Goffredo Borromeo, l’editore di Staffetta Quotidiana, che ha spiegato come il suo quotidiano non sia sotto inchiesta. Difficile capire come andrà a fine, ma le indagini proseguiranno ancora per diverso tempo.

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