Quando prendere la patente è uno scherzo | Ecco dove andare per un esame facilitato

Prendere la patente può non essere così semplice, specialmente per chi va incontro a quello che viene definito “panico da esame”. C’è però un posto dove raggiungere l’obiettivo è più semplice.

La patente può rappresentare la realizzazione di un sogno, specialmente per i ragazzi che desiderano rendersi più indipendenti e non dover chiedere sempre un passaggio ai genitori per ogni spostamento. Una volta presa la licenza, tanti mamme e papà preferiscono comunque far sì che i figli prendano confidenza in maniera graduale con la vettura e spingerli a fare lunghe distanze solo quando pensano che siano sufficientemente sicuri.

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Prendere la patente è il sogno di tanti –  Fuoristrada.it

Nonostante questo, si dà quasi per scontato che passare l’esame possa essere semplice, quasi scontato, ma non è così. C’è chi infatti si è ritrovato a dover ripetere più volte quello di teoria perché non ricordava alcuni concetti, ma anche chi non ha superato al primo compito quello pratico perché si faceva prendere dal panico all’idea di avere l’esaminatore a bordo. Non si deve però pensare per questo di essere incapaci, azni.

L’esame della patente a volte fa paura

Si tende a pensare che l’esame per prendere la patente, suddiviso in teoria e pratica, sia una formalità o quasi. In realtà non è così, come sa bene chi si è trovato a ripeterlo più di una volta a seguito di una bocciatura. Non passarlo può essere però un vero problema, non solo per un ragazzo che desidera essere più autonomo, ma soprattutto in prospettiva futura, ben sapendo quanto guidare possa essere fondamentale per raggiungere il proprio posto di lavoro, oltre che per fare le varie commissioni.

È proprio per questo che in tanti si augurano di poter avere a che fare con un esaminatore benevolo (questo vale ovviamente per la pratica), che possa capire quanto ci si possa sentire in ansia in quel momento e “perdonare” eventuali sviste o errori.

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L’esame per la patente non è semplice per tutti – Fuoristrada.it

Ci sono però dei Paesi, però, in cui si può quasi essere certi di ottenere la licenza, proprio perché non vengono posti grandi paletti per conseguire il documento, Il palmo di realtà dove le difficoltà sono quasi del tutto nulle spetta alla Colombia, che prevede un test pratico con istruttore, dove basta ottenere 5 punti su 10per ottenere la promozione. Se si vuole avere un’idea di cosa questo significhi basta fare un paragone: è come se in un compito in classe si prendesse 5, notoriamente ritenuto lieve insufficienza, ma non in questo caso.

A volte non serve

Se analizziamo la situazione a più ampio raggio, si potrebbe essere stupiti di quello che accade oltre i nostri confini. Ci sono infatti dei Paesi dove non è nemmeno necessario avere la patente per poter guidare.

È il caso dell’Honduras, dove basta essere diventati maggiorenni per poter iniziare a guidare, solo recentemente si è deciso di introdurre un test scritto, ma comunque non così complesso.

La situazione è piuttosto semplice anche in Messico e nelle Filippine: nel primo caso, gli esaminandi devono rispondere a un test scritto, mentre nel secondo si deve fare un test pratico per dimostrare di saper gestire un’auto. In Uganda, invece, è previsto solo un test scritto, ma ci si può considerare promossi se si risponde correttamente solo al 25% delle domande. Va ancora meglio in Burundi, che potrebbe essere considerato il luogo dove trasferirsi per chi non riesce davvero a passare l’esame. Qui la patente è solo facoltativa, al punto tale che tanti si mettono al volante senza essere in possesso di alcun documento.

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